A meta’ seduta gli indici americani sono inchiodati intorno alla linea di parita’. Il Dow Jones cede lo 0.05% a 10324 e il Nasdaq lo 0.19% a 1988.
Dopo il rally di lunedi’, alimentato dalla debolezza dei listini delle ultime settimane, sui mercati Usa oggi prevale la cautela. Diversi gli elementi che concorrono a tenere a freno gli ordini di acquisto.
Pesano le prese di beneficio degli investitori, le incertezze sulle decisioni dell’Opec e le attese su importanti dati macroeconomici. Nelle prossime giornate saranno diffuse le cifre su Ordini alle Fabbriche, Chicago PMI, ISM Manifatturiero e, soprattutto, Rapporto sull’Occupazione.
Nel frattempo, il dato di oggi sulla fiducia dei consumatori si e’ rivelato migliore delle attese. Nel mese di marzo, l’indicatore redatto dal Conference Board e’ sceso a quota 88.3 (ai minimi da ottobre) dagli 88.5 di febbraio, ma ha battuto le previsioni degli analisti (consensus 86). Il dato e’ molto seguito dagli operatori, considerando che i consumi contano per i due terzi dell’economia Usa.
Continuano a sollevare preoccupazioni le decisioni di Arabia Saudita e Venezuela di esprimersi a favore di una taglio delle quote di produzione di greggio nel meeting dell’Opec che si terra’ domani. La notizia ha spinto il prezzo del petrolio oltre i $36 al barile.
Sul fronte societario, ottimismo dal colosso delle bibite PepsiCo. La societa’ ha annunciato che per il primo trimestre prevede utili per azione superiori al consensus di Wall Street e ha alzato le stime sui risultati del 2004.
Dei trenta titoli che compongono il Dow Jones, al giro di boa c’e perfetta parita’ tra quelli in rialzo e quelli in ribasso. I maggiori progressi li registrano American Express, Coca-Cola, General Motors, Honeywell e ExxonMobil. Guidano la lista dei peggiori Intel, Caterpillar e Merck.