Gli indici Usa sono ancora in calo nel primo pomeriggio, sulla scia delle preoccupazioni relative agli utili societari, la cui stagione si avvicina. Gli investitori temono che un incremento dei tassi d’interesse, ovvero di un aumento dei costi sui prestiti per le imprese, potrebbe incidere negativamente sul bilancio aziendale.
Come infatti emerge da un sondaggio condotto dal Nabe (National Association of Business Economics U.S.), l’associazione nazionale per l’economia aziendale, secondo molti analisti di finanza aziendale, il recupero della congiuntura economica americana non e’ un fuoco di paglia, il che rende probabile un prossimo incremento dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve.
Sui listini in generale in calo chip, biotech, software, hardware, tlc, costruzioni, trasporto aereo e petroliferi. Bene alcuni titoli del settore infrastrutture per le tlc.
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Sul fronte macroeconomico, gli investitori, hanno accolto negativamente il dato sulla vendita di case esistenti nel mese di febbraio, attestatosi al secondo livello piu’ alto della storia americana. Il dato, di per se’ positivo in quanto rivela che la ripresa economica e’ alle porte, rafforza i timori di un rialzo dei tassi d’interesse.
E cosi’, il mercato ha abbandonato l’iniziale interesse per alcuni titoli del settore high tech, spinto soprattutto dalle note positive della banca d’affari Lehman Brothers e dell’istituto di ricerca Forrester Research sulla ripresa della spesa per l’Information Technology.
Sul Nasdaq, in calo i titoli dei semiconduttori, trascinati dai ribassi di Intel (INTC – Nasdaq) e Xilinx (XLNX – Nasdaq). Ricordiamo che venerdi’ la trimestrale della societa’ di chip Micron Tech (MU – Nyse) ha messo in luce la debole domanda di semiconduttori. E il settore ancora oggi sconta questa cattiva notizia.
Tengono invece Applied Materials (AMAT – Nasdaq), Kla-Tencor (KLAC – Nasdaq) e Novellus Systems (NVLS – Nasdaq) dopo il rialzo dei target price di molti titoli del settore delle infrastrutture per chip, effettuato dalla banca d’affari Salomon Smith Barney.
A trascinare in ribasso il Dow Jones, anche la brutta performance del titolo del colosso del tabacco Philip Morris (MO – Nyse) dopo il verdetto secondo cui le sigarette “light” sono mortali quanto quelle normali.
Pesa sul listino industriale anche McDonald’s Corp. (MCD – Nyse), dopo il profit warning sul primo trimestre lanciato venerdi’. J.P. Morgan Securities ha ridotto il rating sul colosso dei fast food da ‘long-term buy’ a ‘market perform’.
In controtendenza il titolo della banca d’investimenti J.P. Morgan (JPM – Nyse) dopo che Ubs Warburg ha riconfermato il rating ‘buy’. Le buone notizie su J.P. Morgan non riescono pero’ a risollevare il settore dei finanziari, che prosegue in netto calo.
Sull’ S&P 500 male i titoli petroliferi. La minaccia di un conflitto in Iraq e’ infatti diminuita, e con questa anche i prezzi del petrolio. Perdono Exxon Mobil (XOM – Nyse) e BP Amoco (BP – Nyse).
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