I listini azionari americani hanno aperto agli scambi in leggero rialzo, mentre gli operatori sono ancora impegnati a metabolizzare la trimestrale di Morgan Stanley che ha evidenziato ulteriori perdite legate al business dei mutui subprime. In avvio il Dow Jones guadagna lo 0.14% a 13250, l’S&P500 e’ piatto a 1454, il Nasdaq segna + 0.02% a 2595.
Dopo la buona trimestrale di Goldman Sachs (GS) comunicata ieri, in mattinata e’ toccato a Morgan Stanley (MS) diffondere i risultati trimestrali. Come ampiamente atteso il colosso bancario ha riportato un’ulteriore perdita legata al business dei mutui subprime: le svalutazioni nell’ultimo trimestre sono state di $5.7 miliardi che sommate a quelle del trimestre precedente ($3.7 mld) portano le perdite complessive ad un ammontare di $9.4 miliardi. A permettere al titolo di salire e’ pero’ l’investimento di $5 miliardi nella societa’ da parte del gruppo cinese China Investment. Domani sara’ Bear Stearns (BSC) a diffodere i risultati fiscali: anche in questo caso sono attese ulteriori svalutazioni.
Gli operatori restano ora in attesa dei risultati relativi all’asta di $20 miliardi organizzata dalla Fed e svoltasi lo scorso lunedi’ (la prima delle quattro previste nel piano di emergenza delle Banche Centrali per risolvere il problema della liquidita’ sui mercati). L’esito potrebbe offrire maggiori segnali sul futuro comportamento dei governatori Fed in materia di tassi.
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Tra le altre societa’ che diffonderanno i risultati trimestrali in giornata si distinguono: il produttore di cereali General Mills (GIS), il colosso software Oracle (ORCL) e il gigante dell’abbigliamento sportivo Nike(NKE). Nell’after hour di ieri sera la societa’ produttrice di computer palmari PALM (PALM) ha emesso un outlook che ha deluso le attese degli analisti; il titolo arretra del 9%.
Il calendario economico non prevede il rilascio di numerosi dati macro. Alle 16:30 ora italiana verranno diffusi i numeri settimanali sulle scorte di greggio. Intanto il petrolio sta tentando di recuperare terreno. Nei minuti iniziali i futures con consegna gennaio segnano un progresso di 33 centesimi a $90.41 al barile.
Sul valutario, l’euro e’ in ribasso nei confronti del dollaro a quota 1.4390. L’oro perde $2.90 a $804.50 all’oncia. In rialzo i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 4.09%.
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