Fine di settimana interlocutorio per i listini azionari (controlla la performance in tempo reale),
con le prese di profitto che vengono controbilanciate dai guadagni dei titoli energetici. Dopo un avvio pesante, a favorire un miglioramento dell’andamento degli indici principali sono stati anche i dati macroeconomici, che in aprile hanno mostrato un incremento della fiducia dei consumatori e dell’attivita’ manifatturiera.
Le perdite iniziali invece si spiegano con il fatto che molti investitori abbiano scelto di intascare alcuni dei guadagni realizzati nelle ultime sedute, che hanno per esempio permesso all’indice allargato S&P 500 di registrare la migliore prova mensile in nove anni.
“Penso che la gente incominci a sentire il bisogno di trarre profitti sui guadagni che hanno fatto”, dice Angel Mata, managing director di Stifel Nicolaus Capital Markets. “Non sarei sorpreso di vedere un passaggio da ‘Non voglio perdere l’occasione’ a ‘Dovrei trarre beneficio dalla situazione'”.
Exxon Mobil scambia in rialzo di quasi l’1% a 67,28 dollari, nell’ambito di un settore molto positivo (il benchmark settoriale S&P segna un progresso del 2,1%). In mattinata i prezzi del greggio sono saliti sino a quota 53 dollari il barile sulla scia del miglioramento della fiducia dei consumatori e del taglio della produzione da parte dell’Opec, l’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio.
Sul fronte delle trimestrali, nell’after hour di ieri il gruppo assicurativo MetLife ha comunicato una perdita netta pari a $574 milioni per i primi tre mesi dell’anno, ovvero $0.71 per azione. In rialzo i profitti del gruppo software McAfee, saliti a $51.8 milioni dai $30.2 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. Mastercard ha riportato un calo del 18% dei profitti (facendo comunque meglio delle attese), il colosso petrolifero Chevron ha registrato un ribasso del 64% degli utili.