I listini americani non riescono a trovare una direzione in avvio, dopo che una serie di aggiornamenti deludenti sul fronte societario ha placato l’entusiasmo suscitato dai dettagli del piano di rilancio economico dell’amministrazione Obama.
Ad impedire a Wall Street di ampliare i rialzi di ieri sono una serie di risultati trimestrali modesti nell’industria dei media e un profit warning lanciato dal colosso retail Costo Wholesale. Mentre resta bassa la propensione al rischio, come dimostrano i guadagni di beni sicuri, come commodities e dollaro, ad attirare l’attenzione del mercato sono principalmente i comparti immobiliare e del lavoro.
Poco confortanti le notizie in arrivo dal mercato del lavoro, con una perdita di 522 mila posti di lavoro nel settore privato a gennaio, rivelatisi appena migliori delle attese. Secondo un report pubblicato dall’agenzia di consulenza Challenger, Gray & Christmas, il numero dei tagli al personale e’ salito a 241749 unita’ a gennaio, sui massimi di sette anni. Il totale di gennaio risulta del 45% piu’ alto rispetto ai 166348 tagli annunciati a dicembre. Tra i singoli settori guidano la speciale classifica i retail.
Meglio le notizie relative al mercato immobiliare, con le richieste di prestito che hanno mostrato una crescita dell’8.6% nell’ultima settimana. Alle 16 italiane gli occhi degli investitori saranno puntati sull’Indice ISM dei servizi. La lettura dovrebbe mostrare una contrazione maggiore a gennaio rispetto a quella del mese precedente.
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Sul fronte societario, Time Warner ha registrato una perdita trimestrale record di $16 miliardi dopo che il colosso media ha svalutato il valore delle sue attivita’ via cavo, editrici e di Aol. Gli analisti si aspettavano un risultato positivo. I dati deludenti giungono un giorno dopo l’annuncio di Walt Disney di un calocalo degli utili del 32%, superiore alle attese di mercato.
La blue chip Kraft Foods perde oltre il 9% dopo che l’azienda di prodotti alimentari ha annunciato un calo degli utili del 72% oltre al taglio dell’outlook per il 2009. Walt Disney si muove in ribasso del 7%, mentre sul Nadsaq la catena Costo Wholesale cede oltre l’8% in seguito al lancio del profit warning sul secondo trimestre fiscale.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico, in rialzo il petrolio. Nelle prime battute i futures con consegna marzo segnano un progresso di $0.70 a $41.77 al barile. Sul valutario, si indebolisce l’euro nei confronti del dollaro a quota 1.2866. Sale l’oro a $904.30 l’oncia (+$11.80). Arretrano i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 2.903%.