Secondo quanto riferito dal Dipartimento del Commercio statunitense, il Pil della maggiore economia mondiale e’ crollato del 3.8% negli ultimi tre mesi dell’anno, il peggiore risultato dal 1982. Nel trimestre precedente la contrazione era stata dello 0.5%. Tuttavia la lettura e’ risultata di gran lunga migliore delle attese dagli economisti, dando momentaneamente il ‘la’ agli acquisti.
Ma l’idea che le cifre potrebbero ancora essere riviste al ribasso nel prossimo mese, ha piano a piano scoraggiato il mercato, cui non sono certo piaciuti i commenti di alcuni analisti, secondo cui l’economia si sta deteriorando a un ritmo ancora piu’ sostenuto nel 2009 rispetto all’anno preedente. A deprimere il sentiment contribuiscono anche i risultati trimestrali che si portano appresso riduzioni di forza lavoro e produzione.
Dopo un avvio in progresso, i listini azionari sono scivolati in territorio negativo e alle 17 ora italiana il Dow perde lo 0.99%, l’S%P 500 l’1.15%, il Nasdaq lo 0.91%. In netta controtendenza Amazon, in accelerazione a due cifre dopo la presentazione, avvenuta ieri a mercati chiusi, di una trimestrale convincente.
“Il Pil e’ un dato che informa su quanto e’ avvenuto prima”, osserva Craig Peckham, market strategist di Jefferies & Co. “E’ difficile trovare argomenti a sostegno di una tesi che veda una crescita di economia e margini societari”.
Delude le attese anche il Chicago PMI, scivolato oltre le attese a 33.3. Mentre la fiducia dei consumatori e’ aumentata rispetto al mese precedente, che e’ invece stato rivisto al ribasso.
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Denaro diffuso sul comparto energetico, dove si mette in luce Exxon Mobil (oltre +1%) che ha aggiornato il suo record personale per utili annui di una societa’ americana. Tuttavia ha al contempo visto un brusco calo dei profitti nel quarto trimestre. Cosi’ come accaduto per Chevron, sui numeri ha influito negativamente il netto indebolimento delle quotazioni del greggio a fine 2008. Cionostante il titolo segna un +1.23%.
Profitti in linea con le stime per Procter & Gamble, che ha pero’ deluso sui ricavi, indebolendo cosi’ il titolo, giu’ di circa il 3%; in rialzo di un punto percentuale Honeywell International, anche in questo caso con profitti in linea col consensus e ricavi leggermente inferiori alle attese.
Tra le altre news, il colosso minerario Rio Tinto ha raggiunto un accordo per la cessione di due siti di potassio e ferro, rispettivamente in Argentina e Brasile, per un valore complessivo di $1.6 miliardi. Nel settore farmaceutico, la compagnia svizzera Roche ha ridotto il valore dell’offerta sul gruppo biotech Genentech a $42.5 miliardi.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico, in lieve rialzo il petrolio. Nelle contrattazioni elettroniche i futures con consegna marzo segnano un progresso di $0.58 a $42.02 al barile. Sul valutario, in calo l’euro nei confronti del dollaro a quota 1.2841. Prosegue il rally dell’oro a $918.20 l’oncia (+$11.50). In progresso i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 2.810% da 2.860% ieri.