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WALL ST. IN ROSSO ASPETTA UN PRESIDENTE

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La seduta a New York si e’ conclusa con tutti i principali indicatori in negativo e perdite consistenti sul Nasdaq. I mercati sono rassegnati a un’altra notte e a un’altro giorno di attesa prima di conoscere l’esito delle urne.

Il Nasdaq ha chiuso a 3.231,73 (-5,39%), il Dow Jones ha chiuso a 10.907,06 (-0,41%), l’ S&P 500 a 1.409,28 (-1,58%) e il Russell 2000 a 500,69 (-1,05%).

I grandi titoli industriali hanno marciato in rialzo nella prima parte della giornata di contrattazioni nella convinzione che il candidato repubblicano George W. Bush avrebbe prevalso.

In particolare hanno guadagnato le societa’ farmaceutiche, che rischierebbero di veder drasticamente ridotti i propri margini di profitto nel caso Al Gore avesse l’opportunita’ di mettere in pratica la sua proposta per riformare l’assistenza sanitaria pubblica.

“La percezione e’ che l’amministrazione in mano a Bush sarebbe un vantaggio per le grandi corporations americane”, ha dichiarato Martin Yokosawa, che gestisce Oberweis Emerging Growt Portfolio.

Le multinazionali del farmaco temono infatti di essere costrette ad abbassare i prezzi dei farmaci forniti sotto la copertura del servizio sanitario nazionale.

Quando pero’ e’ stato chiaro che il riconteggio dei voti in Florida non sarebbe terminato prima di domani, l’entusiasmo degli investitori si e’ spento e i realizzi di profitto hanno cancellato tutti i guadagni iniziali.

Al ritardo nella proclamazione del vincitore, si e’ aggiunta l’opinione di alcuni influenti analisti, convinti che poco o nulla sia destinato a cambiare per i mercati a seconda di quale candidato presidenziale prevalga.

La maggioranza ottenuta dai repubblicani sia alla Camera che al Senato e’ infatti cosi’ sottile da non consentire al presidente di lanciarsi in grandi cambiamenti sia in tema di politica economica che in materia fiscale.

“Anche se vince Bush – ha dichiarato Larry Wachtel, analista di Prudential Securities – non ha il mandato per nessun cambiamento legislativo radicale”.

Il clima di sospensione elettorale, secondo gli analisti, pesa meno sul tabellone elettronico del Nasdaq, fiaccato piuttosto dalle incerte prospettive sulla crescita dell’economia americana e dalla possibile sopravvalutazione di molti titoli della “Nuova economia”.

“Credo che piu’ che per la Casa Bianca gli investitori siano preoccupati per lo stato dell’economia americana – spiega Mark Klee, manager di John Hancock Technology Fund – e i mercati si stanno finalmente accorgendo che anche i titoli tecnologici vivono periodi alterni di alti e bassi”.

Sui listini in generale, hanno mostrato tendenza al rialzo tabacco, farmaceutico, controllo ambientale, edilizia, estrazioni petrolifere e sanita’ privata.

In ribasso invece attrezzature per le telecomunicazioni, semiconduttori, brokeraggio, bancari, assicurazioni, Internet, computer e software.

Tra i principali titoli in movimento a meta’ giornata a Wall Street:

Nel settore del tabacco, Philip Morris (MO) ha segnato un riazo di circa il 3% sulla speranza che un’amministrazione repubblicana alleggerisca la pressione sulle grandi corporate.

Nel settore farmaceutico, in rialzo di oltre l’ 1,5% anche Pfizer (PFE). Le grandi societa’ farmaceutiche non sarebbero infatti favorite dal progetto legislativo di controllo dei prezzi dei medicinali proposto da Gore. Pfitzer non rembra comunque riasentire della decisione di un’Alta Corte della Gran Bretagna che questa mattina ha invalidato il brevetto sul Viagra.

Nel settore Internet, America Online Latin America (AOLA) ha annunciato per il primo trimestre una perdita di $98,1 milioni, pari a 36 centesimi ad azione, un centesimo in meno delle previsioni degli analisti. Il titolo ha pero’ guadagnato quasi il 5,5%.
(Vedi Aziende: titti I risultati del trimestre)

Nel settore biotecnologico, Human Genome Sciences (HGSI) ha registrato per il terzo trimestre una perdita di $13 milioni, o 12 centesimi ad azione contro una perdita di $9,7 milioni dell’anno scorso, su un fatturato di $8,1 milioni. Il titolo ha perso quasi il 6%.
(Vedi Aziende: titti I risultati del trimestre)

Nel settore dell’abbigliamento Abercrombie & Fitch (ANF) ha chiuso il trimestre con utili di 43 centesimi per azione, superiori del 9% allo stesso periodo dello scorso anno e due centesimi al di sopra delle aspettative deglli analisti. Il titolo ha guadagnato il 12,25%.
(Vedi Aziende: titti I risultati del trimestre)

Nello stesso settore, Polo Ralph Lauren (RL) ha chiuso il suo secondo trimestre fiscale con un utile di 50 centesimi per azione, in linea con le aspettative dei principali analisti ma in calo del 12% rispetto allo stesso periodo del 1999. Il titolo ha guadagnato quasi l’ 1%.
(Vedi Aziende: titti I risultati del trimestre)

Nel settore delle telecomunicazioni, AT&T Corp. (T) ha perso quasi l’ 1,5% dopo aver annunciato un taglio del dedito per $16 miliardi. L’operazione comprende la vendita di alcune attivita’.

Ecco di seguito la lista dei 10 titoli piu’ scambiati
al New York Stock Exchange (dati non ufficiali di chiusura) con
rispettivi volumi, prezzi e variazioni percentuali (verificare chiusure
definitive cliccando sul simbolo dei singoli titoli)
:

SIMBOLO

SOCIETA’

VOLUME

PREZZO

(in $)

VARIAZIONE

(in punti)

VARIAZIONE

(percentuale)

T

AT&T

19,867,500

22.063

-0.375

-1.67%

GLW

Corning

18,487,500

61.875

-6.750

-9.84%

LU

Lucent Technologies

14,903,700

24.063

-0.063

-0.26%

PFE

Pfizer

13,878,400

45.688

+0.875

+1.95%

NT

Nortel Networks

12,603,400

41.500

-0.688

-1.63%

AOL

America Online

12,557,500

56.500

-1.110

-1.93%

MRK

Merck & Co.

12,318,200

90.875

+4.000

+4.60%

EMC

EMC

10,905,100

88.000

-9.563

-9.80%

MO

Philip Morris

10,790,600

36.625

+1.375

+3.90%

C

Citigroup

10,707,700

53.188

-1.563

-2.85%

Ecco di seguito la lista dei 10 titoli piu’ scambiati
al Nasdaq (dati non ufficiali di chiusura) con rispettivi volumi,
prezzi e variazioni percentuali (verificare chiusure definitive cliccando
sul simbolo dei singoli titoli)
:

SIMBOLO

SOCIETA’

VOLUME

PREZZO

(in $)

VARIAZIONE

(in punti)

VARIAZIONE

(percentuale)

MSFT

Microsoft

101,603,400

69.438

-1.063

-1.51%

WCOM

WorldCom

65,772,700

16.938

-0.938

-5.24%

ORCL

Oracle

62,339,700

24.813

-1.750

-6.59%

CSCO

Cisco Systems

58,155,800

52.125

-4.625

-8.15%

INTC

Intel

36,744,800

42.688

-3.500

-7.58%

AMCC

Applied Micro Circuits 

27,990,500

61.313

-7.563

-10.98%

SUNW

Sun Microsystems

28,222,800

100.500

-10.938

-9.81%

JDSU

JDS Uniphase

27,648,100

68.500

-5.625

-7.59%

BRCM

Broadcom

24,135,500

151.813

-24.688

-13.99%

DELL

Dell

21,666,800

30.313

-2.250

-6.91%

Per una copertura completa vedi ELEZIONI USA:
SPECIALE WALL STREET ITALIA