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WALL ST. IN RECUPERO, OCCHI PUNTATI SULLA FED

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Dopo essere scivolati fino a toccare i minimi degli ultimi due anni, i listini hanno recuperato terreno ed al momento si muovono poco sotto la linea di parita’ (controlla la performance in tempo reale). Il comparto bancario continua a guidare la strada dei ribassi, appesantito dall’intensificarsi della crisi del credito che potrebbe comportare ulteriori cambiamenti allo scenario finanziario globale. Data la tensione che si respira sui mercati, la Fed ha iniettato in mattinata nuova liquidita’ nel sistema per un valore di $50 miliardi. Cio’ ha contribuito a far scendere i fed funds al 2.15% dopo essere schizzati al 6%.

Alle 20:15 ora italiana la Fed comunichera’ la decisione sui tassi d’interesse. Gli operatori scommettono su un taglio del costo del denaro di almeno 25 punti base “Se non accadra’, scorrera’ il sangue a Wall Street”, ha detto un trader intervistato da Cnbc. I futures sui tassi indicano ora una probabilita’ del 96% su un taglio dello 0.25%; le chance di un taglio del 50% (all’1.5% dunque) sono cresciute al 50%. Molti investitori ritengono tuttavia che possa essere uno sbaglio da parte della Fed essere troppo accomodante, e che quindi dovrebbe confermare l’attuale livello.

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Gli operatori restano molto preoccupati per il futuro dell’economia. Lo scenario finanziario statunitense potrebbe subire ulteriori cambiamenti con l’uscita di scena della societa’ assicuratrice American International Group, fino ad alcuni mesi fa il piu’ grosso gruppo americano in termini di valutazione di mercato. A causa dell’elevata esposizione sul business dei mutui a rischio, il titolo e’ piombato -61% nella giornata di ieri ed al momento cede il 40%, scambiato a $2.91, dopo aver raggiunto un minimo intraday di $1.25.

Le agenzie di rating Moody’s, S&P e Fitch hanno tagliato il giudizio sulla qualita’ del credito dell’azienda. Cio’ ha contribuito ad incrementare il pessimismo degli investitori sul superamento della crisi da parte del gruppo. “Se AIG non sara’ in grado di raccogliere $75 miliardi entro domani (cosa molto improbabile), le tocchera’ la stessa sorte di Lehman” hanno commentato alcuni trader di New York.

Intanto ha deluso l’ultima trimestrale di un’altra grossa banca d’affari di New York. Goldman Sachs ha riportato un utile per azione di 10 centesimi migliore del consensus (ma comunque in forte calo -70% rispetto allo scorso anno), mentre i ricavi si sono attestati a livelli inferiori alle attese. Il titolo arretra -4.5%. Morgan Stanley (MS), diretta rivale di Goldman che diffondera’ la trimestrale nella giornata di domani, segna una perdita di quasi il 17%.

Al di fuori del comparto finanziario, in evidente difficolta’ la societa’ informatica Dell (DELL), il cui titolo lascia sul terreno il 9.34% a causa delle deboli prospettive sulla domanda globale. In controtendenza Hewlett-Packard (HPW) salito del 4.5%: l’azienda ha annunciato che nell’arco dei prossimi tre anni ridurra’ la forza lavoro attravrrso l’eliminazione di 25 mila posti.

A livello settoriale le migliori performance sono segnate dai comparti: Diversified Banks +8.3%, Industrial REITs +7.2%, Specialty REITs +4.5%, Retail REITs +4.5%, e Retail REITs +4.4%. Tra i piu’ forti ribassi: Multi-line Insurance -11.3%, Independent Power Producers and Energy Traders -9.3%, Managed Healthcare -5.6%, Aluminum -4.4%, e Research & Consulting Services -3.8%.

Alle 12.20 EDT il volume di scambio e’ di 843 milioni di pezzi al NYSE e 1.378 milioni al Nasdaq. I titoli in rialzo contro quelli in ribasso sono 862 a 1777 al Nyse e 1226 a 1561 al Nasdaq. I nuovi massimi contro i nuovi minimi delle ultime 52 settimane sono: 5 a 699 al NYSE e 6 a 220 al Nasdaq.

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