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WALL ST. IN LIEVE RIALZO, SELL SU BANCHE, DELUDE CAT

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Le letture, sorprendentemente incoraggianti, del Superindice e delle vendite di nuove case, unite alle notizie di M&A nel campo farmaceutico, finiscono per compensare le cattive notizie sul fronte del mercato del lavoro, che hanno aggiunto ulteriore impeto all’appello lanciato da Barack Obama per un’azione repentina di rilancio dell’economia. Tuttavia le buone intenzioni del neo presidente hanno avuto un impatto ben poco consistente sul mercato, dove continua a regnare l’incertezza. Il Dow Jones segna un rialzo dello 0.48% a 8.116.03, il paniere allargato S&P 500 chiude in progresso dello 0.56% a 836.57, mentre il Nasdaq dello 0.82% a 1489.46.

“Quello che salta all’occhio oggi e’ che i tagli al personale sembrano arrivare da tutti gli angoli dell’economia”, senza eccezioni”, segnala John Challenger, AD di Challenger, Gray & Christmas. “Di solito ci sono settori che vengono colpiti in maniera particolarmente dura. E questa recessione si sta concentrando sui servizi immobiliari e finanziari, senza risparmiare nemmeno le case automobilistiche, tra i settori piu’ coinvolti. Ma ora abbiamo anche altre aree, come il retail e il tech”.

Solo oggi sono stati annunciati 62.000 tagli al personale negli Stati Uniti e nel resto del mondo, in un chiaro segnale di deterioramento dell’economia. Il bilancio di questo “Bloody Monday” e’ uno dei piu’ neri, se non il peggiore, ad essere annunciato in un solo giorno dall’inizio dell’anno. Ad aggravare il bilancio rispondono colossi dell’industria americana come Caterpillar (20 mila posti in meno), il provider wireless Sprint Nextel con 8 mila, Home Depot con 7 mila e i due gruppi farmaceutici che presto si fonderanno in un’unica entita’, Pfizer e Wyeth, con 8 mila.

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Nel frattempo la travagliata casa automobilistica General Motors ha annunciato che tagliera’ le risorse negli impianti di Michigan e Ohio, dove la crisi ha fatto sentire maggiormente il suo peso, eliminando circa 2 mila posti di lavoro. Notizie allarmanti arrivano anche da oltreoceano, in Europa, con il gruppo bancario e assicurativo ING che ridurra’ la forza lavoro di 7 mila unita’ e la societa’ di elettronica Philips, che perdera’ 6 mila dipendenti, mentre il produttore di acciaio Corus Group 3500 in tutto il mondo.

“Siamo in una zona pericolosa”, dice Brian Bethune, chief United States financial economist di IHS Global Insight. “La situazione sta diventando molto pericolosa perche’ l’incertezza aumenta, la fiducia societaria e’ pesantemente maltrattata, e misure molto rigide sono in arrivo”.

Le trimestrali aziendali in programma, con ben 137 societa’ facenti parte dell’indice S&P500 che comunicheranno i risultati in settimana, offriranno altre informazioni importanti sullo stato di salute del mercato del lavoro. Tra le grosse aziende americane, oltre a Caterpillar (-8.5%) ha deluso ache il gigante energetico Halliburton, con un EPS pari a $0.53 (contro i $0.74 attesi dal mercato).

Un altro colosso messo in ginocchio dalla crisi, General Motors, ha ceduto il 3.1%. In tempi di recessione, continua ad essere ben venduto invece l’hamburger, a beneficio di McDonald’s che ha quindi battuto le attese degli analisti sui profitti (con un EPS di $0.87 contro $0.83 atteso). Piu’ tardi, a mercati chiusi, ad occupare la scena sara’, tra gli altri, il colosso delle carte di credito American Express.

Nel comparto farmaceutico, riflettori puntati su Pfizer che, dopo aver riportato un calo dei profitti del 90% nell’ultimo trimestre, ha annunciato l’acquisto della rivale Wyeth per un corrispettivo di $68 miliardi da pagarsi in cash ed azioni: si tratta della piu’ grossa operazione di M&A del comparto degli ultimi nove anni. Tonfo delle azioni Crucell che vedono cosi’ svanire la possibilita’ di essere rilevata da Wyeth, mentre Pfizer lascia sul campo oltre il 9%.

Presi di mira i titoli finanziari, con Citigroup (-4% circa) e BofA (-3.21%) che fanno peggio del benchmark settoriale, in calo dell’1.56%). Novita’ sono giunte dall’Europa, con la britannica Barclay’s che ha dichiarato che non avra’ bisogno di alcuna infusione di capitali per proseguire le regolari operazioni, mentre ING ha raggiunto un accordo col governo olandese per l’assorbimento dell’80% delle perdite in portafoglio; l’azienda ha anche comunicato che potrebbe tagliare 7000 posti di lavoro.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico, il petrolio gira in rosso sul finale. I futures con consegna marzo hanno perso $0.04 a $45.69 il barile. Sul valutario, euro in recupero nei confronti del dollaro a quota 1.3164. In buon rialzo l’oro a $910.70 l’oncia (+$13). Scendono i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 2.6380%.