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WALL ST. IN LEGGERO RIALZO A DUE ORE DALLA CHIUSURA

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BORSA: WALL STREET INCERTA DOPO DATI USA E BERNANKE, SU GM

Seduta incerta alla borsa statunitense con il mercato che sconta notizie contrastanti sulla congiuntura Usa, mentre l’indice S&P 500 risente delle perdite dei titoli petroliferi trainate dalla discesa delle quotazioni del greggio. Ad arginare i ribassi, il settore hi-tech che oggi ha incassato una serie di upgrade.

Fin dall’avvio delle contrattazioni gli indici hanno tentennato condizionati da dati macro che da una parte hanno avvalorato le aspettative di un raffreddamento dell’inflazione americana – come ribadito oggi dal presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, nella seconda audizione al Congresso – e dall’altra hanno sollevato dubbi sulla capacità di tenuta dell’industria americana. La produzione industriale ha rivelato a gennaio il più consistente calo da oltre un anno, e l’attività dell’area di Philadelphia è risultata stagnante a febbraio, proprio nel giorno in cui il governatore della Banca centrale americana ha preannunciato che la crescita dell’economia Usa potrebbe essere più forte del previsto.

Le quotazioni del greggio sono scivolate sui 57 dollari al barile e i prezzi all’import negli Usa hanno segnato il calo più marcato in tre mesi (-1,2% a gennaio). Al tempo stesso, la produzione industriale, sempre a gennaio, è scesa dello 0,5%, la contrazione più vistosa da settembre 2005, e l’indice Fed di Philadelphia, che sintetizza l’ andamento dell’ attività industriale nell’ area, a febbraio è sceso a 0,6 da 8,3 precedente contro la previsione di un 4,1. Sono andate male anche le richieste settimanali di sussidio di disoccupazione inaspettatamente aumentate di 44mila unità.

Quanto basta per supportare le aspettative di una limatura dei tassi di interesse ad agosto prossimo, tenuto conto che il numero uno della Fed, oggi ha nuovamente rassicurato il mercato sull’ allentamento delle pressioni inflazionistiche aprendo la porta all’ipotesi di ammorbidimento della politica monetaria. Guardando ai singoli titoli, si segnalano le perdite dei petroliferi con Exxon che sfiora un ribasso dell’1% a 74,90 dollari. Recupera General Motors (+0,22% a 36,58 dollari) sull’onda delle indiscrezioni di contatti in corso per avviare una collaborazione con Chrysler, che proprio ieri ha annunciato un maxi-taglio di 13mila posti di lavoro.

Bene anche DaimlerChrysler (+0,53 a 70,15 dollari). Tra i tecnologici, Qualcomm sale di 3,25% dollari a 40,95 dollari dopo l’upgrade a “buy” da neutral” espresso da un analista di Oppenheimer in previsione di una crescita degli utili nel 2008. Bene anche Network Appliance (+1,56 dollari a 39,97 dollari) promosso a “outperform” da “market perform”, e United Techonologies (+1,31% a 69,06 dollari). Corre Caterpillar (+2,03% a 67,50 dollari) dopo l’annuncio di un’operazione di buy-back fino a 7,5 miliardi di dollari nell’arco di cinque anni.

Attorno alle 18,30 ora italiana, il Dow Jones segna +0,15% a 12.761,56 punti, il Nasdaq composite +0,14% a 2.455,70 punti e lo S&P 500 +0,03% a 1.455,70 punti.