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WALL ST. IN CALO, TIMORI SU ECONOMIA GLOBALE

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Apertura in rosso per i listini americani, che stanno cosi’ vanificando i rialzi di ieri nonostante una nuova serie di risultati trimestrali migliore delle stime. Il Dow Jones cede lo 0.38% a 10157.72 punti, il Nasdaq lo 0.55% a 2198.60 punti, mentre l’S&P 500 lascia sul campo lo 0.63% a quota 1089.86.

Le componenti del Dow Travelers, Verizon e Johnson & Johnson hanno tutte riportato utili solidi, dopo che ieri a mercati chiusi la produttrice di chip Texas Instruments e il gigante informatico Apple hanno presentato cifre piu’ alte delle attese, rivedendo inoltre al rialzo le linee guida.

A placare l’entusiasmo sulle cifre di Apple ha influito un cambiamento nel modo di calcolare i numeri fiscali. I risultati sono pero’ stati sufficienti a far si’ che Citigroup alzasse il prezzo obiettivo dell’azienda californiana, i cui titoli sono in progresso di circa l’1.5%.

Il morale generale e’ abbastanza basso a causa delle notizie secondo cui la Cina ha imposto delle restrizioni sulle attivita’ di credito delle Banche, cui si e’ aggiunto il downgrade del rating sul debito sovrano del Giappone da parte dell’agenzia S&P. Entrambe hanno inflitto un duro colpo ai mercati asiatici. L’outlook del Sol Levante e’ passato da stabile a negativo.

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Una minaccia di questo tipo ha convinto alcuni investitori ad andare alla ricerca di beni sicuri, il che ha spinto in rialzo il biglietto verde, attualmente in progresso dello 0.5% contro le valute rivali. Questo andamento non favorisce le materie prime, con l’indice CRB Commodity che cede un punto percentuale.

E’ entrata ormai nel vivo la stagione delle trimestrali, con i profitti di colossi del calibro di Johnson & Johnson e DuPont che sono risultati superiori delle stime. L’azienda farmaceutica ha riportato cifre in realta’ contrastanti. Ad un utile piu’ alto delle attese hanno fatto da contraltare le previsioni poco incoraggianti per l’anno prossimo. J&J ha emesso infatti un outlook per il 2010 che ha raggiunto a mala pena le previsioni di Wall Street.

La societa’ chimica ha riportato utili migliori del previsto nel quarto trimestre, grazie ad un balzo del 12.3% del fatturato. DuPont ha inoltre alzato l’outlook sui profitti dell’anno appena iniziato. Da parte sua l’operatore tlc Verizon ha archiviato il trimestre in perdita, ma ha anche registrato una crescita dei clienti nel settore della telefonia mobile.

Trimestre da record per Travelers. La compagnia assicurativa newyorchese, aggiunta al Dow, ha registrato un utile netto in rialzo del 60% a quota $1.29 miliardi, ovvero $2.36 per aizone, dai $801 milioni, ossia $1.35, del corrispondente periodo di un anno prima. La notizia e’ piaciuta al mercato, con i titoli che guadagnano terreno.

Malgrado le difficili condizioni economiche, Apple ha registrato ieri a mercati chiusi il miglior trimestre della sua storia. La societa’ californiana ha venduto un numero di iPhone superiore alle previsioni, ma ha detto che tali cifre avrebbero potuto essere piu’ alte, ma la societa’ ha voluto mantenere sotto controllo i livelli delle scorte. Al momento i titoli accelerano del 2%.

In ambito macro gli investitori hanno ricevuto notizie da un certo punto di vista positive dal fronte immobiliare: anche se leggermente inferiori alle stime, in novembre i prezzi delle case (indice S&P/Case-Shiller) sono migliorati rispetto al mese precedente per il sesto mese consecutivo, dimostrando che per il mercato del mattone il peggio dovrebbe essere ormai alle spalle.

Intanto che il mercato aspetta con ansia di conoscere la decisione della Fed sui tassi di interesse e su eventuali exit srategy, la riconferma o meno del numero uno della Banca Centrale, l’intervento di Obama alla State of the Union e gli ulteriori sviluppi in materia di sistema di controllo del settore finanziario, alle 16 italiane vedra’ pubblicati i dati relativi alla fiducia dei consumatori in gennaio e all’indice dei prezzi delle case relativo al periodo di novembre a cura della FHFA.

Sugli altri mercati, in forte calo i metalli, in particolare il platino. Nel comparto energetico in flessione le quotazioni del greggio. I futures con consegna marzo cedono $1.18 attestandosi a quota $74.08 al barile. Sul valutario la moneta unica si indebolisce a $1.4061. In calo anche l’oro a $1088.20 l’oncia (-$8.60). Avanzano i prezzi dei Titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark decennale che e’ sceso al 3.5900% dal 3.6120% di ieri.