Avvio di sessione in rosso per gli indici azionari americani (controlla la performance degli indici in tempo reale). Il dato sul comparto del lavoro ha dato la stura alle vendite, sollevando non poche preoccupazioni circa i numeri sul rapporto occupazionale che verra’ comunicato nella giornata di domani.
Nell’ultima settimana le nuove richieste di sussidio da parte dei disoccupati sono schizzate oltre la soglia delle 400 mila unita’, ai massimi livelli da settembre 2005.
Venerdi’, prima dell’apertura, sara’ diffuso il rapporto sull’occupazione del mese di marzo per cui e’ stato stimato un calo di 50 mila posti di lavoro, dopo la perdita (-63 mila) registrata a febbraio. Gli operatori si domandano sugli effetti che il rallentamento economico avra’ sulle famiglie americane e sulla spesa dei consumatori. Piu’ tardi in giornata sara’ comunicato l’aggiornamento sul comparto dei servizi, un’area che conta per ben tre quarti dell’intera attivita’ economica americana. Anche in questo caso le stime sono per una contrazione dell’indicatore.
A contribuire al clima negativo e’ anche l’eco delle dichiarazioni del presidente della Fed, Ben Bernanke, circa la possibile recessione negli Usa. Un ipotesi fino a ieri mai discussa dalla Banca Centrale che, probabilmente, cercava di non allarmare gli investitori sulla gravita’ della situazione.
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Tra i singoli titoli, in evidenza quello della societa’ di infrastrutture network Research In Motion (RIMM), produttore del Blackberry. L’azione avanza del 2% circa grazie alla trimestrale migliore delle attese riportata dall’azienda nell’after hour di ieri sera. Ben scambiati nel pre-borsa Cisco Systems (CSCO), IBM (IBM), Intel (INTC) ed Apple (AAPL). Sale il colosso delle aste online eBay (EBAY) che beneficia dei commenti positivi
di alcuni analisti.
Sugli altri mercati, torna a cedere terreno il petrolio. I futures con consegna maggio segnano un ribasso di $1.00 a $103.83 al barile. Sul valutario, l’euro e’ in flessione nei confronti del dollaro a quota 1.5604. Stabile l’oro in area $900 l’oncia. Salgono infine i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.5410%.
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