Società

WALL ST IN CADUTA LIBERA, DOW -3,9%, NASDAQ -3,7%

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Nel primo pomeriggio, Wall Street accelera la corsa al ribasso, con il Dow Jones e il Nasdaq che cedono rispettivamente circa 300 (-3,6%) e 48 (-3,4%) punti.

I listini bruciano cosi’, in una sola seduta una grossa fetta del bottino messo a segno la settimana scorsa — il Dow Jones aveva guadagnato l’8,4%, il Nasdaq piu’ del 6% e l’S&P 500 il 7,5%, il rialzo piu’ consistente su base settimanale dal 1982 per l’indice delle blue chip.

Sul New York Stock Exchange e’ in effetto il blocco degli ordini automatici di vendita, una misura per evitare gli eccessi di ribasso.

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Ad innescare le vendite, secondo gli operatori, sono i primi insuccessi delle truppe americane e britanniche sul fronte iracheno — nel week end hanno perso la vita 20 marines ed altri 50 sono rimasti feriti. Cominciano quindi ad allontanarsi le speranze che ci possa essere una guerra-lampo contro l’Iraq priva di grosse perdite umane e di danni per l’economia. Nel suo discorso a Camp David, d’altronde, il Presidente Usa George Bush ha ribadito che il conflitto potrebbe durare piu’ a lungo di quanto previsto. Lo stesso Saddam Hussein , parlando di fronte alla televisione di Stato irachena, ha avvertito che “la guerra sara’ lunga e pesante”.Non e’ ancora chiaro, comunque, quando sarebbe stato registrato il discorso . Anche Tariq Aziz , il vicepremier dell’Iraq, citato dalla televisione MSNBC ha confermato che il rais e’ vivo e gode di buona salute.

Secondo altri esperti, comunque, potrebbe semplicemente trattarsi del comportamento di un mercato orso in eta’ matura.

Sul fronte societario, da segnalare che sono in rosso tutti i componenti del listino industriale. Tra i titoli, forte il ribasso di Walt Disney (DIS -Nyse) che non riesce a beneficiare della nota positiva di CSFBoston e si allinea alle perdite degli altri titoli di media/intrattenimento. In rosso il colosso dei tabacchi e blue chip Altria (MO-Nyse), dopo I risarcimenti miliardari imposti dalla Corte Suprema.














DOLLARO
I timori di una guerra lunga portano il dollaro in retromarcia rispetto alle altre valute.
PETROLIO L’ effetto-guerra ha oggi un impatto sul mercato del greggio contrario a quello delle ultime sedute, come conseguenza i prezzi petroliferi sono tornati oggi a salire, in concomitanza con gli sviluppi delle operazioni militari in Iraq che sembrano almeno per ora allontanare la prospettiva di una guerra-lampo. A New York il prezzo del greggio con consegna maggio è aumentato fino a 27,98 dollari al barile, cioé del 4% rispetto ai valori di venerdì scorso.
ORO Impennata dell’ oro sui timori che la guerra in Iraq si riveli più dura e lunga del previsto. L’oro è tornato sopra i 330 dollari l’oncia a 330,60 con un rialzo di 4,5 dollari, pari all’1,4%. E’ il rialzo più forte da un mese a questa parte.

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