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WALL ST. IN BUON RIALZO AL GIRO DI BOA

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Seduta positiva per l’azionario a stelle e strisce, con il Dow Jones che a meta’ seduta supera gli 8.300 punti. Bene anche il Nasdaq, trainato dai titoli software (GSO).

Bassi comunque i volumi di scambio, con gli investitori che attendono ulteriori indicazioni sulla salute della Corporate America.

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“Questa e la prossima sono le settimane clou per quanto riguarda gli utili societari – dice a Wall Street Italia Cesare De Novellis, senior vice president della banca d’affari Jefferies -. I risultati che verranno comunicati forniranno un quadro abbastanza ampio sul trimestre appena trascorso. A questo riguardo non credo che ci saranno cattive sorprese, anche perche’ le attese degli analisti sono gia’ molto basse.

Ma se le indicazioni sui mesi a venire dovessero essere negative, potremmo vedere un ritorno delle vendite: non credo infatti che il mercato abbia gia’ scontato un’eventuale performance scoraggiante nei prossimi trimestri.

Sul fronte macroeconomico, resta da vedere se il dato migliore delle stime sulla fiducia dei consumatori di venerdi’ scorso si tramutera’ in un’ulteriore crescita dei consumi. I presupposti per un miglioramento ci sono: l’Iraq e’ ormai un capitolo chiuso e le condizioni climatiche stanno migliorando”.

Tornando ai profitti delle aziende, sono risultate nel complesso positive le trimestrali di Citigroup (C – Nyse) e Bank of America (BAC – Nyse), rispettivamente prima e terza banca del Paese. I due istituti di credito hanno battuto le stime sull’EPS (escluse le poste straordinarie), ma le hanno deluse sul fatturato. Tuttavia, trattandosi di societa’ finanziarie, l’attenzione degli operatori e’ focalizzata sul primo elemento.

Dopo la chiusura delle contrattazioni sono attesi i risultati del colosso informatico IBM (IBM – Nyse). Le previsioni degli analisti sono per utili di $0,79-$0,80 per azione. Domani, prima dell’apertura, sara’ invece la volta di General Motors (GM – Nyse) e Johnson & Johnson (JNJ – Nyse).

Rimangono sotto pressione al Nasdaq i titoli Internet (GIN), su cui pesa lo scetticismo del settimanale Barron’s, secondo cui le valutazioni di Amazon (AMZN – Nasdaq) e Yahoo! (YHOO – Nasdaq) sarebbero troppo elevate.

Sul fronte macroeconomico, praticamente ignorato il dato sulle scorte di magazzino, che a febbraio hanno registrato un incremento dello 0,6%, contro il +0,3% atteso.

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