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WALL ST: IL NASDAQ TENTA DI RIMETTERSI IN PIEDI

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Alla soglia di meta’ giornata sulle borse di New York tutti gli indici recuperano buona parte delle perdite di inizio mattina. Il Nasdaq si riporta oltre la soglia dei 1.900 punti, il Dow sopra quella di 9.900.

Di fronte all’incertezza sulle mosse della Federal Reserve Bank in materia di tassi d’interesse causata dai dati macroeconomici diffusi in mattinata, gli investitori preferiscono limitare le posizioni aperte.

La scadenza del ‘triple witching’ aiuta a creare volatilita’ sui mercati.

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Se la produzione industriale e’ risultata in continuo calo e i prezzi alla produzione industriale hanno dato chiari segnali di raffreddamento, la costruzione di nuove case e il ‘Michigan sentiment’ hanno dimostrato che la fiducia degli americani e’ ancora solida.

A questo punto diventa molto difficile prevedere le mosse di Alan Greespan, presidente della Fed.
La maggior parte degli analisti di mercato si attende un taglio di 0,50 punti dei tassi d’interesse, ma sono in molti a puntare su un taglio di 0,75 punti, data la debacle’ settimanale dei mercati borsistici.

Art Hogan, chief market strategist per Jefferies & Co., ritiene che “un taglio di mezzo punto percentuale e’ un consenso credibile. Sfortunatamente negli ultimi 5 o 6 giorni di contrattazioni tumultuose ci siamo detti a vicenda che per la Fed ha importanza quello che succede ai titoli azionari, mentre sfortunatamente non e’ vero”.

Secondo Linda Jay, trader sul floor del Nyse per RPM Specialist, “oggi sara’ un giorno di alti e bassi, dato che tutti sono preoccupati circa le mosse della Fed. La maggior parte dei trader e degli investitori non vogliono arrivare al week end che precede il meeting del FOMC con alcuna posizione larga aperta”.

Questo atteggimento rispetta il trend di tutto il 2001. Da inizio anno l’indice S&P 500 ha chiuso tutte le sedute di venerdi’ in perdita, il Dow Jones tutte tranne una e il Nasdaq tutte tranne tre.

Nel clima generale di pessimismo, che dura ormai da piu’ di un mese, nessun investitore vuole sbilanciarsi prima dei due giorni di chiusura settimanale dei mercati.

Ha avuto il suo effetto anche il cosiddetto ‘triple witching’, la scadenza contemporanea di futures, opzioni e opzioni sui futures, che sta causando come di norma un aumento del volume di scambi e della volatilita’.

Il Market Volatility Index e’ in aumento di quasi l’8%.

Di fronte a questo quadro di incertezza hanno avuto il sopravvento le ennesime notizie negative sul fronte degli utili.

Nella tarda serata di giovedi’ e’ stato il turno del gigante dei computer Compaq e del colosso del software Oracle di emettere rispettivamente un ‘profit warning’ e la revisione al ribasso delle stime sugli utili del trimestre in corso.

A risentire delle notizie di Compaq e Oracle l’intero comparto high tech. Il Technology Index del Chicago Board of Exchange perde oltre il 4,5%.

Sui listini in generale stanno mostrando una tendenza al rialzo il settore petrolifero, bevande analcoliche, media, assicurativo, cartario, tabacco.

In calo invece il settore delle infrastrutture per le telecomunicazioni, sanita’, grande distribuzione di abbigliamento, ferroviario, alluminio.

Tra i principali titoli in movimento quest’oggi a Wall Street:

Nel settore del software:

Il titolo Oracle (ORCL – Nasdaq) perde quasi il 2%, dopo aver chiuso la seduta di ieri in calo di oltre l’8%. La societa’ di software ha presentato nella serata di ieri utili per il primo trimestre in linea con le aspettative. Solo all’inizio del mese, Oracle aveva ridotto le proprie stime sugli utili.
(Vedi Utili: Oracle in linea con le attese)

Il titolo Adobe Systems (ADBE – Nasdaq) e’ in rialzo del 15,25%. La societa’ di software ha chiuso il primo trimestre con utili pari a 33 centesimi per azione, ben al di sopra dei 28 centesimi stimati dagli analisti di Wall Street. La softwarehouse ha inoltre annunciato un programma di riacquisto di 5 milioni di azioni.

Nel settore dei personal computer:

Compaq Computer (CPQ – Nasdaq) e’ sostanzialmente invariato. Nella tarda serata di ieri la societa’ ha lanciato un profit warning. La societa’, uno dei primi produttori di personal computer al mondo, prevede adesso di chiudere i primi tre mesi del 2001 con un utile compreso tra 12 e 14 centesimi per azione. Gli analisti di Wall Street si attendevano un utile pari a 18 centesimi per azione.
(Vedi Utili: Compaq, ‘profit warning’ su 1° trim.)