Chiusura positiva per i mercati USA, che dopo aver trascorso all’insegna della debolezza la prima parte della seduta sono riusciti a mettere in piedi un rally nel pomeriggio.
Il Dow Jones ha beneficiato dei guadagni del colosso del software Microsoft (MSFT – Nasdaq).
Il Nasdaq e’ stato spinto in avanti dall’ottima performance dei semiconduttori (SOX), al traino dei commenti confortanti di Intel (INTC – Nasdaq).
Il Nasdaq ha chiuso a 1.320,24 (+2,12%)
Il Dow Jones a 8.494,27 (+0,52%)
L’S&P 500 a 896,14 (+0,67%)
Con le dichiarazioni positive del presidente della Federal Reserve, Alan Greenspan, secondo cui la produttivita’ USA continua a crescere, e lo sgonfiamento dell’ipercomprato delle recenti sedute, tra gli investitori e’ tornata a far capolino la paura di non sfruttare a pieno il rally di fine anno.
Secondo alcuni operatori, avrebbe contribuito al mini-rally pomeridiano la combinazione tra la chiusura di posizioni corte da parte degli hedge fund e gli acquisti nei fondi pensione.
Ma non sono mancate alcune notizie negative.
A livello societario, hanno pesato sui mercati le indagini sul conflitto d’interessi di Citigroup (C – Nyse) e i warning della casa farmaceutica Eli Lilly (LLY – Nyse) e dell’azienda di infrastrutture per semiconduttori KLA-Tencor (KLAC – Nasdaq).
Grande attesa per i risultati trimestrali di AOL-Time Warner (AOL – Nyse), Amgen
(AMGN – Nasdaq) e AT&T Wireless
(AWE – Nyse), che saranno diffusi tra pochi minuti.
Sul fronte macroeconomico, decisamente sconfortante il Beige Book, la relazione della Federal Reserve sullo stato della congiuntura USA, secondo cui l’economia del Paese e’ “stagnante” e il mercato del lavoro e’ ancora fiacco in tutti i distretti. Da segnalare inoltre le dichiarazioni pessimiste di Morgan Stanley.
A livello geopolitico, si riaffaccia lo spettro di un conflitto USA-Iraq, dopo lo scetticismo della Casa Bianca sulla capacita’ dell’Onu di risolvere il problema Saddam. Secondo Tony Crescenzi, responsabile dell’ufficio studi della boutique finanziaria Miller, Tabak & Co., se cosi’ fosse, gli investitori dovrebbero prepararsi a uno scenario bearish per l’azionario e l’economia USA. Da segnalare che oggi il presidente Bush ha apposto la propria firma alla legge sull’aumento della spesa per la difesa (DFX) nel 2003.
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