Dopo il buon avvio che aveva portato il Dow Jones e l’S&P500 a nuovi massimi, i listini americani hanno ritracciato sul finale chiudendo la seduta in rosso, lontano dai migliori livelli giornalieri. A raffreddare l’entusiasmo originato dalle buone trimestrali e dalle nuove operazioni di M&A e’ stato l’intervento dell’ex capo della Federal Reserve Alan Greenspan, su una possibile contrazione del mercato azionario cinese. Il Dow Jones ha chiuso in calo dello 0.11% a 13525, l’S&P500 dello 0.12% a 1522, il Nasdaq e’ arretrato dello 0.42% a 2577.
Intervenuto in una teleconferenza a Madrid, Mr. Greenspan si e’ detto preoccupato di una possibile “drammatica contrazione” dei titoli azionari cinesi. “La fase rialzista non puo’ continuare a lungo, e’ chiaro che si tratta di un fenomeno insostenibile” ha affermato l’ex n.1 della Banca Centrale americana che, tuttavia, ha rassicurato sull’andamento dell’economia globale, in grado di resistere ad un colpo del genere.
In seguito a tali dichiarazioni si e’ assistito ad un ritracciamento generale dei listini; il Dow Jones e’ arretrato di oltre 60 punti dai massimi giornalieri. Per gli analisti si e’ tratatto comunque di un movimento molto limitato, destinato a non protrarsi nelle prossime giornate. La liquidita’ presente sui mercati sta assumendo volumi enormi e finche’ continueranno le trattative societarie il sentiment degli operatori sembra destinato a rimanere positivo.
Dopo il settore della pubblicita’ online e dei casino’, ad occupare la scena in giornata e’ stato il comparto minerario: un quotidiano canadese ha pubblicato una notizia secondo cui Alcan ([[AL]]), che ha gia’ rifiutato un’offerta di acquisto da parte del colosso dell’alluminio americano Alcoa ([[AA]]), sarebbe in trattative con terze parti (stando alle prime voci sarebbe BHP Billiton ([[BHP]]) la societa’ coinvolta) per la possibile vendita del gruppo. Il fatto potrebbe innescare una guerra dei prezzi al rialzo da cui l’azienda di Montreal potrebbe beneficiarne altamente. Il titolo e’ salito di oltre il 6%.
Accordo raggiunto invece tra il colosso delle calzature Payless ShoeSource ([[PSS]]) e la concorrente Stride-Rite ([[SRR]]): il titolo e’ schizzato del 30% sull’annuncio della vendita della societa’.
In evidenza anche il comparto dei media. La famiglia Bancroft, proprietaria del gruppo editoriale/finanziario Dow Jones ([[DJ]]), avrebbe iniziato un meeting per discutere sull’offerta avanzata nei giorni scorsi dal magnate australiano Rupert Murdoch, offerta rifiutata in un primo momento.
Spunti positivi sono emersi anche dalle trimestrali societarie: il colosso retail Target ([[TGT]]) ha riportato utili per azione di 4 centesimi superiori al consensus, Medtronic ([[MDT]]) e’ avanza del 4.80% grazie al balzo del 10% dei profitti.
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Anche oggi il calendario economico e’ stato privo di importanti aggiornamenti macroeconomici. Ad interessare relativamente gli operatori e’ stata pero’ la comunicazione dei dati settimanali sulle scorte di greggio che hanno mostrato un nuovo aumento. I futures con consegna luglio, da oggi quelli di riferimento, sono avanzati di 26 centesimi a quota $65.77 al barile. Gli operatori continuano a sovrappesare la possibile, contenuta offerta di benzina nei prossimi mesi e le previsioni di un’elevata attivita’ di uragani nella regione del Golfo del Messico.
Sul valutario l’euro ha chiuso in leggero rialzo nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di mercoledi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.3460. Sessione in rosso per l’oro. I futures con scadenza giugno sono arretrati di $2.70 a $662.60. In calo, infine, i titoli di Stato Usa. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 4.8590% dal 4.8310% di martedi’.
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