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WALL ST: GREENSPAN DELUDE, NASDAQ SFONDA MINIMI

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A mezz’ora dalla soglia di meta’ giornata si aggrava la flessione degli indici, con il Nasdaq che scende al di sotto del minimo ‘intraday’ nelle ultime 52 settimane (2.156,29 punti). In forte calo anche il Dow che raggiunge quota 10.500 punti.

Sulle borse USA pesa la delusione delle aspettative per un taglio anticipato dei tassi, dopo che dal discorso di Greenspan non sono giunte indicazioni chiare in questo senso.

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Segnali negativi per i mercati arrivano anche dai dati macroeconomici pubblicati questa mattina.

L’indice ‘Chicago PMI’, che misura gli ordini di acquisto dei manager delle aziende della regione di Chicago si e’ attestato in febbraio a quota 43,2 punti, in aumento rispetto ai 40,2 punti d gennaio (dato rivisto).

Nonostante il leggero aumento il dato e’ comunque inferiore ai 50 punti, e quindi considerato indicatore di una crescita ancora troppo lenta.

Cattive notizie anche dalla revisione del dato sul Prodotto interno lordo relativo al quarto trimestre del 2000. L’ultimo aggiornamento indica una crescita del PIL pari al’1,1%, inferiore a quella dell’1,4% stimata un mese fa. Il dato e’ comunque in linea con le previsioni degli analisti di Wall Street.

Sui listini in generale stanno mostrando una tendenza al rialzo il settore costruzioni, assistenza medica, chimico, grande distribuzione, farmaceutico, prodotti medici.

In calo invece il settore oro, finanziario, calzaturiero, divertimenti, infrastrutture per le comunicazioni.