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WALL ST: GLI INDICI USA CONTENGONO I RIALZI

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A un’ora dalla fine delle contrattazioni le borse americane frenano i rialzi.

Ma la performance degli indici rimane altamente positiva, con il Dow Jones e il Nasdaq che sembrano lottare nel tentativo di recupereare velocemente terreno, aiutati anche dai buoni risultati che sono stati riportati da alcuni colossi societari del calibro di Yahoo (YHOO – Nasdaq), Costco (COST – Nasdaq) e General Electric (GE – Nyse), mentre l’S&P limita i guadagni, che nella seduta odierna lo hanno portato a livelli superiori rispetto a quella precedente all’attentato terroristico dell’11 settembre.

Sull’indice dei titoli industriali rimangono positive le performance di General Motors (GM – Nyse), Home Depot (HD – Nyse), Intel (INTC – Nasdaq), mentre l’indice tecnologico applaude ai progressi realizzati da CMGI (CMGI – Nasdaq) e XO Communications (XOXO – Nasdaq).

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Si conferma ancora sugli scudi la performance del Philadelphia Semiconductor Index (SOX -PHLX), che dopo la precedente impennata superiore al 10% limita i guadagni al 7.7%, contribuendo comunque a sostenere l’intero comparto dei titoli high-tech, che oggi ha beneficiato anche della decisione di Morgan Stanley di emettere un giudizio positivo sul settore.

La banca di affari, infatti, ha spinto gli investitori a posizionarsi sul mercato, spiegando come i titoli tecnologici siano vicini al fondo.

Morgan Stanley ha cosi’ messo le ali ad Advanced Micro Devices (AMD – Nyse) e anche per Motorola (MOT – Nyse).

Grande attesa per il discorso che Bush terra’ alle 20 (ora di New York), quando probabilmente, illustrando i target colpiti nella campagna militare contro l’Afghanistan, potra’ dare una spinta ai mercati anche nella giornata di domani.

“Il sentiment positivo di oggi puo’ trovare spiegazione nel fatto che e’ naturale che ormai gli investitori stiano iniziando a guardare all’evoluzione che il mercato potra’ registrare nel prossimo anno – ha spiegato Jay Suskind, direttore di Ryan Beck & Co. – e il mix di politiche fiscali e monetarie espansive potra’ aiutare il mercato”.

Nessuna incidenza sembra avere per ora sul mercato il discorso di Greenspan, che tra l’altro ha preferito non sbilanciarsi sulle performance future dell’economia, lasciando gli investitori a bocca asciutta.

La giornata di oggi ha assistito alla pubblicazione di dati macroeconomici, quali i sussidi di disoccupazione che nell’ultima settimana hanno subito un calo di 67.000 unita’ a quota 468.000, mentre i prezzi alle importazioni sono stati interessati da un incremento dello 0,3% a settembre.

Sui listini in generale, si stanno facendo notare i settori infrastrutture per le tlc, grande distribuzione, intrattenimento, brokeraggio, biotech, chimico, chip, software, computer, automobilistico, alluminio, trasporto aereo, bancario, edilizio, cartario.

In ribasso invece i settori oro, ospedaliero, alimentare, controllo dell’inquinamento.

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