Società

WALL ST: GLI INDICI SI STACCANO DALLA LINEA DI PARITA’

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*Marco Bonelli, Managing Director di Raymond James, e’ molto conosciuto tra gli investitori istituzionali e i trader italiani. I suoi commenti quotidiani di meta’ seduta sull’andamento della Borsa Usa (comprese le indicazioni di trading operativo e le posizioni rialziste) non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.

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La sessione di oggi si e’ aperta in leggero denaro. American International Group (AIG) ha pubblicato risultati trimestrali al di sotto delle attese. Il dato macro sulla produzione industriale ha visto un aumento dello 0.7%.

Al momento, l’indice Dow Jones e’ in rialzo di 17 punti a 11270 il Nasdaq e’ in denaro di 5 punti a 2305 e l’S&P500 sta guadagnando 2 punti a 1307.

Positive le performances dei settori minerali e metalli, prodotti elettronici, immobiliare, prodotti per la costruzione e acciaio; negativi invece semiconduttori, fertilizzanti e prodotti chimici per l’agricoltura e raffinerie.

L’indice VIX si trova al livello di 11.72. L’indice “advance/decline” sta facendo segnare una lettura di +50. I volumi sul NYSE sono di 961 milioni di titoli scambiati.

TRADING OPERATIVO:

Questa mattina, abbiamo deciso di prendere profitto e di chiudere la nostra posizione su ZL con un guadagno di oltre il 20%.

Tra le nostre posizioni rimaste, HON e ATYT sono in rialzo di circa lo 0.3%. SSTI perde lo 0.7%, mentre FILE e’ invariato.

Vedi decine di small e medium cap in forte crescita segnalate da
WSI nella rubrica Titoli Caldi, una delle 8 sezioni in tempo reale
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DA QUI ALLA CHIUSURA:

Lunedi’ mattina, saranno pubblicati i dati macro sui “leading Indicators” e sull’indice dei prezzi alla produzione.

POSIZIONI RIALZISTE:

HON (APERTA IL 21/12 A $38.00; ATTUALE $42.73; PERF. +12.45%)

SSTI (APERTA IL 29/12 A $5.16; ATTUALE $4.20; PERF. –18.60%)

ZL (APERTA IL 29/12 A $2.02; CHIUSA IL 17/3 A $2.45; PERF. +21.29%)

FILE (APERTA IL 25/1 A $27.35; ATTUALE $26.56; PERF –-2.89%)

ATYT (APERTA IL 7/3 A $15.20; ATTUALE $14.42; PERF –5.13%)

BORSA: NEW YORK; DOW JONES AI MASSIMI DA MAGGIO 2001/ANSA

In una seduta contraddistinta da un rialzo assai contenuto e da poche notizie di rilievo sul fronte societario ed anche su quello macroeconomico, il Dow Jones è salito ai nuovi massimi dal mese di maggio del 2001, mentre lo S&P 500 ha aggiornato il livello più alto da quattro anni e mezzo, peraltro ripetutamente ritoccato nelle ultime giornate. Questo vuol dire che, pur con la cautela che da inizio anno ha caratterizzato l’ ascesa degli indici, il mercato azionario tende a portarsi in alto.

La ragione di quest’ impostazione positiva viene ricondotta al venir meno della prospettiva di una nuova serie di rialzi dei tassi d’ interesse, uno spauracchio che fino ad oggi ha condizionato non poco l’ umore dei mercati. Alla luce del dato di ieri dell’ inflazione, infatti, c’é chi ormai si è convinto che la Federal Reserve opererà al massimo altre due revisioni all’ insù del costo del denaro, fino ad arrivare al 5%, per poi arrestare la sua corsa.

Uno scenario che quindi ridà fiato alla Borsa, anche perché destinato a riflettersi sul rendimento delle obbligazioni, finora talmente elevato da scoraggiare l’ investimento sull’ azionario. Quelle descritte sono le valutazioni ‘ufficiali’ addotte dagli addetti ai lavori per spiegare il buon momento della Borsa. Sul conto della quale peraltro continuano a sussistere parecchie incognite, in primo luogo legate alla sostenibilità del ritmo di crescita dei profitti societari fin qui susseguitisi. Oltre a ciò, c’é da mettere in conto il prezzo del petrolio sempre molto elevato, e le molte ombre che accompagnano la pur robusta fase di espansione dell’ economia statunitense.

Premesso questo, la Borsa sta dimostrando di ‘andare’, nonostante le cattive notizie che continuano ad affluire da qualche ‘big’, come è stato il caso oggi, ancora una volta, di General Motors. Il titolo della casa di Detroit lascia infatti sul parterre il 2,3% a 21,7 dollari, peraltro ampiamente sopra i minimi di seduta, dopo che il gruppo ha rivisto al rialzo le perdite 2005, aggiungendovi altri due miliardi di dollari, per arrivare ad un totale di 10,6 miliardi.

C’é poi AIG, il maggiore gruppo assicurativo mondiale, che perde il 2,5% a 67,5 dollari, in quanto la trimestrale ha registrato un utile per azione di 14 cents (al netto di alcune voci non ricorrenti), sotto i 19 cents predetti da alcuni analisti. Per il resto, Google, che pure nel pre-Borsa girava in positivo, sulla scia fra l’ altro di possibili acquisizioni in Cina, perde 1,14 dollari, a 337,63. Nel comparto dei media Viacom guadagna invece 31 cents a 38,68 dollari, dopo la cessione da parte della consociata Paramount del magazzino cinematografico di Dreamworks, passato a Soros per 900 milioni di dollari.

In deciso rialzo infine fra i tecnologici Brocade Communications Systems, azienda produttrice di apparecchiature per il data-storage, +6,6% a 6,14 dollari come conseguenza della valutazioni lusinghiere sul titolo espresse da un noto opinionista. Per il resto, è passato pressoché inosservato il fatto che l’ indice di fiducia dei consumatori elaborato dall’ università del Michigan a marzo sia rimasto fermo sui livelli, già di per sé bassi, del mese prima. Anzi, lo scetticismo dei consumatori – pur con tutte le cautele relative a questo tipo di sondaggio – ha incoraggiato gli acquisti in Borsa, in quanto a maggior ragione il costo del denaro non dovrebbe salire più di tanto.

Attorno alle 18.40 ora italiana l’ indice Dow Jones avanza dello 0,3% a 11.287,43 punti, il Nasdaq composite dello 0,44% a 2.309,74 e lo S&P 500 dello 0,31% a 1.309,34. Da inizio anno, in particolare, il Dow Jones ha guadagnato il 5,3%.