Gli indici americani hanno archiviato la seduta in ribasso in seguito alla diffusione dell’ultimo rapporto occupazionale che ha segnalato un deterioramento delle condizioni del mercato del lavoro ed un inasprimento della fase di recessione. Il Dow Jones ha ceduto l’1.64% a 8599, l’S&P500 il 2.13% a 890, il Nasdaq ha riportato una perdita del 2.81% a 1571. In settimana l’indice industriale ha riportato una perdita del 4.8%, l’S&P500 ha ceduto il 4.5%, -3.7% per il listino hi-tech.
Gli operatori hanno preferito rimanere sulla difensiva in vista del weekend, sempre meno propensi ad assumere nuove posizioni sull’azionario, in un periodo che resta particolarmente debole per l’economia a stelle e strisce. Nell’ultimo mese gli Usa hanno assistito all’eliminazione di oltre mezzo milioni di posti di lavoro, dopo i 584 mila persi nel mese di novembre, e ad un balzo del tasso di disoccupazione ai massimi degli ultimi 16 anni. Nel 2008 il mercato del lavoro ha registrato il maggior numero di licenziamenti in oltre 60 anni, dai tempi della Seconda Guerra Mondiale.
Molti analisti restano purtroppo pessimisti sull’outlook economico. Bill Gross, manager di Pimco, ritiene che prima di una ripresa economica gli Stati Uniti vedranno svanire ancora diversi milioni di posti. Allarmista anche Rob Carnell, economista di ING: “Tra qualche tempo le perdite di posti di lavoro supereranno la soglia di un milione su base mensile”. Michael Mullaney, money manager di Fiduciary Trust ha affermato: “Siamo nel pieno della recessione e gli utili continuano a diminuire. Nessuno ha intenzione di mantenere posizioni sull’azionario in vista del weekend”. Lo stesso Paulson, segretario al Tesoro Usa uscente, ha affermato che la ripresa sara’ difficile e che l’America ha ancora davanti a se’ sfide significative.
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Sul fronte societario, il comparto tecnologico ha riportato le peggiori perdite, trascinato al ribasso da colossi come Apple, IBM, Cisco Systems e Google. Ondata di vendite su Rambus, che con un ribasso del 40% ha registrato la peggiore performance giornaliera da quando quotata in borsa, in seguito alla decisione di una corte federale contraria al gruppo nel contenzioso legale che lo vedeva contrapposto alla rivale Micron Technologies.
Nel comparto energetico, debole la blue chip Chevron a causa dell’allarme lanciato sugli utili. In rosso anche la “sorella” Exxon Mobil. Il greggio ha chiuso in ribasso per la quarta seduta consecutiva, scivolato al di sotto della soglia psicologica dei $40 durante le contrattazioni. I futures con consegna febbraio hanno chiuso la seduta con un ribasso di $0.81 a $40.83 al barile. Negativa la performance settimanale pari ad un ribasso del 12%.
Alcune pressioni hanno interessato nuovamente il comparto retail dopo le deludenti vendite al dettaglio riportate durante la stagione delle festivita’ natalizie. Stando alle stime dell’International Council of Shopping, il dato ha registrato una contrazione del 2.2% nell’ultimo mese, la peggiore da decenni. L’indice settoriale RTH ha ceduto il 2.80%.
Tra gli altri titoli, la societa’ di abbigliamento Coach ha risentito (-13.35%) del profit warning lanciato a causa del limitato traffico dei consumatori. Sospese le contrattazioni su Satyam Computer Services, il gigante indiano specializzato in software alle prese con la cancellazione dei contratti per ordine di numerosi clienti, dopo la mega truffa da $1 miliardo.
In controtendenza il colosso media online Yahoo!: il Wall Street Journal scrive che la societa’ nominera’ presto il nuovo CEO dopo l’uscita di scena di Yang alla fine dello scorso anno. Tra i favoriti c’e’ Carol Bartz, ex di Autodesk. L’azione avanza dell’1.15% al momento. Bene anche la societa’ di servizi per il settore scolastico Apollo Group, forte degli ultimi numeri trimestrali.
Sugli altri mercati, sul valutario, in ribasso l’euro nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di venerdi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.3430. Invariato l’oro: i futures con consegna febbraio sul metallo prezioso hanno guadagnato $0.50 a $855.00 l’oncia. In progresso i Titoli di Stato Usa. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 2.4070% dal 2.4450% di giovedi’.