Società

WALL ST. GIU’, PREOCCUPA LA SPESA DEI CONSUMATORI

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La seduta di borsa si e’ aperta in rosso a Wall Street. La frenata della spesa dei consumatori preoccupa gli investitori a causa delle ripercussioni che questa potre’ avere sugli utili aziendali. Le commodities stanno ritracciando dopo la recente volata, l’euro torna a cedere terreno nei confronti del dollaro.

Gli ultimi dati macro non hanno offerto alcun supporto per un ritorno degli acquisti. Nel mese di settembre le spese al consumo sono diminuite in misura maggiore del consensus nonostante il reddito sia cresciuto oltre le attese.

Il brutto mese di ottobre (potrebbe rivelarsi il peggior dal 1987) e’ posizionato dunque a chiudersi in negativo. Dopo i rialzi degli ultimi giorni gli operatori stanno preferendo dunque intascare parte dei recenti guadagni.

In calendario sono ancora presenti gli aggiornamenti sulla fiducia dei consumatori e sull’attivita’ manifatturiera. Nei giorni scorsi si e’ assistito ad un crollo della fiducia delle famiglie americane, sempre piu’ pessimiste sulle prospettive economiche alla luce del credit crunch e dei numerosi licenziamenti da parte delle aziende. Il presidente della Fed Ben Bernanke interverra’ sul tema dei mutui, mentre Janet Yellen, presidente della Fed di San Francisco ha dichiarato che i tassi d’interesse potrebbero essere ancora ridotti dagli attuali livelli (1.00%).

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Pressioni ribassiste emergono dalle ultime trimestrali societarie. Il colosso dei videogames Electronic Arts ha riportato un’ampia perdita negli ultimi 3 mesi e ridotto le previsioni sui risultati fiscale dell’intero anno, il che ha spinto il titolo a perdere il 14% nell’after hours. Ieri era stata la rivale giapponese Nintendo a deludere: i due annunci alimentano serie preoccupazioni sulla spesa dei consumatori proprio nel periodo piu’ critico dell’anno, coincidente con gli acquisti per le festivita’ di fine anno.

Restando nel settore hi-tech, ad occupare la scena in giornata potrebbe essere anche Yahoo! in seguito ad un articolo pubblicato dal Wall Street Journal secondo cui il Dipartimento di Giustizia Usa potrebbe gia’ la prossima settimana respingere la proposta di partnership con Google sulla ricerca online.

Nel comparto dell’auto, attenzione alla debolezza di General Motors: sembra infatti che l’amministrazione Bush sia contraria ad un eventuale merger con Chrysler. GM perde il 7% circa sui mercati europei dopo che tre fonti hanno detto a Reuters che le trattative per la fusione con Chrysler sono in una fase di impasse stante il fatto che l’amministrazione Bush ha escluso di dare un contributo finanziario all’operazione.


Il settore alta tecnologia potrebbe essere sotto pressione dopo che Intel ha detto che la crisi finanziaria potrebbe avere un impatto negativo sulla sua produzione di chip. Nel settore vendite al dettaglio Citigroup ha tagliato i target price di numerose catene di abbigliamento, tra cui AnnTaylor Stores, Gap, J. Crew.

Sugli altri mercati, in ribasso il petrolio: i futures con consegna dicembre sono in calo di $1.74 a $64.22 al barile. Sul valutario, l’euro sta cedendo terreno nei confronti del dollaro a quota 1.2748. In ribasso l’oro a $733.00 l’oncia (-$5.50). Avanzano infine i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.8510%.

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