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WALL ST. GIU’: PESA FALSA PARTENZA TRIMESTRALI

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Lo Standard & Poor’s 500 scivola per la prima volta nell’anno, mentre le Borse europee accusano i cali piu’ marcati delle ultime tre settimane, sulle crescenti preoccupazioni circa un rallentamento della ripresa economica.

Al ribasso del paniere allargato corrisponde un calo dei rendimenti del benchmark decennale del Tesoro di otto punti al 3.73%, mentre quelli sul bund tedesco sono scivolati sui minimi dell’anno. Un discorso a parte merita la situazione della Grecia, dove i bond sono crollati in seguito alla notizia diffusa dalla Commissione UE secondo cui i calcoli per misurare il maggior deficit tra i Paesi del blocco europeo non possono essere giudicati attendibili.

Sugli altri mercati, sul valutario lo yen si e’ rafforzato contro le 16 rivali principali mentre il dollaro sta avanzando sull’euro. I prezzi del petrolio hanno invece subito cali fino al 2.1%.

I conti fiscali annunciati da Alcoa sono risultati inferiori alle attese degli analisti, mentre Chevron ha annunciato che i profitti dello scorso trimestre sono stati piu’ bassi del periodo precedente, alimentando le speculazioni secondo cui le cifre del quarto trimestre finiranno per deludere il mercato.

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Nel frattempo il produttore di dispositivi medici Stryker ha emesso linee guida in linea sia sul 2009 che sul 2010, mentre Tiffany ha alzato l’outlook sul 2010 e Infosys ha riportato un risultato migliore delle stime nell’ultimo trimestre dell’anno e ha al contempo alzato l’outlook. Da parte sua Hartford Financial ha pubblicato utili piu’ alti delle attese.

In ambito macroeconomico, il deficit della bilancia commerciale si e’ allargato piu’ delle attese in novembre. Sui dati ha influito negativamente l’incremento delle importazioni, in particolare quelle di petrolio, che hanno oscurato la sesta crescita mensile consecutiva delle esportazioni.

Intanto la Cina ha ordinato alle banche di mettere da parte riserve liquide nel tentativo di raffreddare l’espansione dell’economia con il tasso di crescita piu’ alto del mondo e scongiurare cosi’ l’eventuale scoppio di una bolla. Questo ha pero’ acceso timori circa la capacita’ dell’economia mondiale di risollevarsi dalla recessione.

“I numeri di Alcoa hanno suscitato qualche dubbio sulla stagione delle trimestrali”, ha dichiarato a Bloomberg Stanley Nabi, vice presidente di Silvercrest Asset Management Group. “Come se non bastasse, c’e’ anche la Cina a pesare sui mercati”. Con l’economia mondiale e in particolare quella del Paese asiatico che danno segni di miglioramento, “prima o poi le banche centrali dovranno iniziare a varare misure di stretta monetaria”.