Avvio di seduta negativo per gli indici americani. Alcune pressioni arrivano dal fronte societario a causa di diversi warning sui profitti e degli annunci relativi all’eliminazione di decine di migliaia di posti di lavoro che deteriorano ulteriormente le condizioni del mercato.
Il rialzo di ieri, originato da alcuni commenti positivi degli analisti e dal fatto che il Dipartimento del Tesoro stia considerando un piano che possa abbassare i tassi sui mutui immobiliari a 30 anni ad un minimo del 4.5%, sembra dunque posizionato a concludersi.
La Banca d’Inghilterra ha tagliato il costo del denaro di un punto percentuale al 2%, minimo dal 1939, la BCE ha tagliato dell0 0.75% al 2.50%. Negli Usa i dati sul mercato del lavoro hanno evidenziato una condizione ancora debole per i lavoratori americani con le richieste di sussidio in calo ma ancora oltre la soglia delle 500 mila unita’.
Gli ultimi annunci societari confermano lo scenario di un incremento del tasso di disoccupazione: AT&T ha annunciato l’elimininzaizone di 12 mila posti di lavoro, -6500 per Du Pont, la banca svizzera ridurra’ di 5300 posti il proprio staff dopo aver riportato una perdita di $2.5 miliardi nei primi due mesi del triemstre in corso. Tagli del personale anche da parte del gruppo di private equity Carlyle e da Viacom.
A polarizzare l’attenzione degli operatori nelle primissime ore della giornata e’ il settore retail in occasione del rilascio dei dati sulle vendite dell’ultimo mese che, stando alle previsioni degli analisti, dovrebbero risultare in calo del 2.4%, -7% se si esclude il contributo del gigante Wal-Mart che ha registrato un rialzo del 3.4% del dato nell’ultimo mese.
Focus anche sul comparto dell’auto: gli amministratori delegati di GM, Ford e Chrysler saranno impegnati nuovamente a Capitol Hill in giornata per convincere il Congresso ad effettuare il prestito ponte (valore totale: $28 miliardi) che eviterebbe la bancarotta alle tre aziende.
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Tra i singoli titoli, pressioni di vendita sul colosso farmaceutico Merck dopo che ha annunciato un EPS per il 2009 compreso tra $3.15 e $3.30, contro le stime del consensus pari a $3.53. In calo anche il gruppo di software Adobe Systems che ha lanciato un profit warning sul trimestre in corso.
Il colosso finlandese dei cellulari Nokia ha lanciato il secondo allarme in meno di un mese sulle vendite mentre Philips Electronics ha affermato che non sara’ in grado di raggiungere gli obiettivi prefissati per il 2010 di raddoppiare i profitti operativi.
Sugli altri mercati, in ribasso il petrolio: i futures con consegna gennaio sono in calo di $0.72 a $46.07 al barile. Sul valutario, l’euro e’ in ribasso nei confronti del dollaro a quota 1.2680. In flessione l’oro a $765.70 l’oncia (-$4.80). Avanzano i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 2.6330%.
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