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WALL ST: FUTURES ANCORA GIU’, PESANO I TECNOLOGICI

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A circa mezz’ora dall’apertura delle borse a New York i futures sugli indici recuperano qualche punto rispetto alla rilevazione precedente, pur rimanendo ancorati in territorio negativo.

La mattinata e’ stata dominata dalla sfiducia dei mercati nei confronti del settore high tech, dopo che nella serata di martedi’, Cisco Systems (CSCO – Nasdaq), il leader del comparto delle infrastrutture per tlc, ha annunciato un utile trimestrale inferiore di un centesimo alle aspettative.

Le notizie giunte dal fronte tecnologico hanno fatto passare in secondo piano il dato sulla produttivita’ USA nel quarto trimestre, che continua a calare nonostante i costi per unita’ lavorativa siano in aumento.

Il ‘sentiment’ negativo che arriva dal comparto high tech incide in prevalenza sul contratto sull’indice Nasdaq Composite, che lascia sul campo il 1,91%. Ma vannno male anche i futures su S&P e Dow Jones.

A rafforzare il pessimismo di Wall Street sui tecnologici anche le previsioni sulla crescita del settore dei personal computer. Martedi’ la banca d’affari Merrill Lynch ha pubblicato un report in cui ha rivisto al ribasso le proprie stime sulla crescita del comparto a livello mondiale.

Alle 15:15 (le 9:15 ora di New York) il contratto futures sull’indice S&P 500 e’ in ribasso di 4,80 punti (-0,35%).

Il contratto sull’indice Nasdaq e’ in calo di 47,50 punti (-1,91%).

Il contratto sull’indice Dow Jones e’ in ribasso di 15 punti (-0,14%).

Sul mercato obbligazionario, l’ultima emissione del titolo del Tesoro USA a 10 anni fa registrare prezzi a $1043,4 e rendimenti al 5,16%.

Il pessimismo del mercato verso i titoli del settore high tech, traspare anche dalle contrattazioni di questa mattina nel preborsa. In forte calo i principali titoli legati al ‘business’ delle infrastrutture per le tlc, come Juniper Networks (JNPR – Nasdaq) o Sycamore Networks (SCMR – Nsdaq), trainati sul fondo dalla prestazione trimestrale di Cisco, il leader del settore.

Dal fronte degli utili aziendali, arrivano cattive notize anche da Daimler-Chrysler (DCX – Nyse), il gigante tedesco-americano, che nei giorni scorsi ha annunciato un pesante piano di ristrutturazione. Questa mattina la societa’ ha reso noto di aver chiuso il quarto trimestre con una perdita di $267 miliardi, causata principalmente dalla divisione USA, che nella seconda meta’ del 2000 ha registrato un rosso per circa $1,75 miliardi.