A meno di un’ora dall’inizio delle contrattazioni a Wall Street, i future sugli indici proseguono in rialzo dopo i dati macroeconomici nel complesso positivi su vendite al dettaglio e prezzi alla produzione di settembre.
Le vendite al dettaglio hanno sono diminuite dell’1,2%, facendo registrare il calo piu’ significativo dallo scorso novembre. Il consensus generale di mercato era per una flessione dell’1,1%. Esclusa la componente relativa alle auto, l’indicatore ha messo a segno un rialzo dello 0,1%, in linea con le attese.
L’indice dei prezzi alla produzione ha registrato un rialzo dello 0,1%, in linea con le previsioni. Anche l’indice ”core”, depurato cioe’ dalle componenti piu’ volatili, quali i settori alimentare ed energetico, e’ aumentato dello 0,1%, rispettando le stime di mercato.
Atteso alle 15:45 (le 9:45 ora di New York) il dato preliminare di ottobre sulla fiducia dei consumatori redatto dall’Universita’ del Michigan. Le attese sono per un valore di 85,2 punti, contro gli 86,1 della precedente rilevazione.
Alle 14:45 (le 8:45 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P 500 è in rialzo di 12 punti (+1,45%).
Il future sul Nasdaq guadagna 16 punti (+1,88%).
Il future sul Dow Jones guadagna 110 punti (+1,47%).
Sul mercato obbligazionario, l’ultima emissione dei titoli del Tesoro USA a 10 anni fa registrare rendimenti al 3,70%.
Sostengono gli indici anche alcune spunti positivi provenienti dal fronte societario. La conglomerata General Electric (GE – Nyse) ha rispettato le stime sugli utili del terzo trimestre, anche se il fatturato e’ risultato leggermente inferiore alle previsioni. Alla luce della trimestrale nel complesso positiva l’agenzia di rating Standard & Poor’s ha confermato il giudizio di ‘AAA’, che il colosso industriale mantiene dal 1967. La banca d’affari Lehman Brothers ha alzato il giudizio sul colosso informatico IBM (IBM – Nyse) da ‘equalweight’ ad ad ‘overweight’.
Ma non mancano alcune notizie sconfortanti. Da segnalare il nuovo profit warning della societa’ di infrastrutture per tlc Lucent Tech (LU – Nyse), che ha fatto sapere che la perdita di $0,45 per azione prevista in precedenza non sara’ sufficiente a causa di ulteriori svalutazioni e accantonamenti. Continua poi la raffica di notizie negative sui semiconduttori. Le banche d’affari UBS Warburg e Salomon Smith Barney hanno tagliato il target price e le stime sugli utili del n.1 mondiale Intel (INTC – Nasdaq). E secondo indiscrezioni, si profila un quarto trimestre decisamente negativo per Taiwan Semi (TSM – Nasdaq) e United Micro.
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