Si estende la debolezza della vigilia sui mercati americani. Gli indici hanno aperto alle contrattazioni in ribasso sulla scia delle debolezza in Europa, dettata dal taglio di rating sul Regno Unito, e del debole dato giunto dal mercato del lavoro che ha evidenziato un calo delle richieste di sussidio piu’ contenuto delle attese, in parallelo ad un nuovo record di quelle continuative.
Parte della debolezza iniziale giunge anche dall’Europa. Il taglio del rating sull’outlook del credito del Regno Unito ad opera di Standard & Poor’s ha sollevato forti timori su una possibile simile azione nei confronti degli altri Paesi del G7. L’agenzia ha confermato il rating di AAA sul Regno Unito ma ha rivisto da “Stable” a “Negative” il giudizio sull’outlook, citando un potenziale livellamento tra debito governativo e produzione interna.
Un nuovo allarme e’ giunto dall’ex capo della Fed, Alan Greenspan, secondo cui le banche americane hanno ancora bisogno di “ampi” volumi di capitale. Tra i singoli titoli, riflettori nuovamente accesi su Bank of America: il Financial Times scrive che la banca americana intende ripagare $45 miliardi ricevuti sotto forma di fondi governativi entro la fine dell’anno. In ambito di trimestrali, in ribasso la societa’ di brokeraggio MF Global, dopo aver riportato un aumento delle perdite trimestrali.
Sul fronte macro, i dati oggi presenti in calendario offriranno maggiori indicazioni sul mercato del lavoro, con le richieste di sussidio da parte dei disoccupati, e sul settore manifatturiero, attraverso le letture del Superindice e del Philadelphia Fed.
Sugli altri mercati, in ribasso il greggio. Nelle battute iniziali i futures con consegna luglio cedono $1.69 a $60.35 al barile. Sul valutario, euro in lieve flessione nei confronti del dollaro a quota 1.3752. Avanza l’oro a $939.60 (+$2.20) l’oncia. In rialzo i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.1560%.