Gli investitori hanno accolto con favore le parole confortanti del presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, sull’economia, spingendo al rialzo i principali indici della Borsa statunitense. A meta’ seduta il Dow Jones e l’S&P si stanno rendendo protagonisti del quinto giorno consecutivo di guadagni, con il paniere delle blue chip che sale dell’1.42% a 7326.72 (+102.74 punti) e l’indice allargato in progresso dell’1.55% a 768.26 punti. In lieve calo il Nasdaq, a 1429.72 punti (-0.12%)
In un’intervista rilasciata ai media americani domenica sera, Bernanke ha detto che la recessione potrebbe terminare alla fine dell’anno se il programma di salvataggio delle banche studiato dall’amministrazione avra’ successo. Ma il numero uno della Fed ha anche avvertito che il compito e’ difficile e che il governo dovrebbe permettere agli istituti bancari di concedere prestiti piu’ liberamente, facendo si’ che i mercati finanziari tornino a funzionare regolarmente.
Ma il fatto che secondo Bernanke la fine della recessione dipendera’ dal successo delle misure del governo per aiutare le banche in difficolta’ e’ ancora il punto di svolta chiave per economia e mercati.
Secondo gli analisti il rimbalzo dei mercati e’ sostenuto dalla teoria che all’inizio di marzo l’azionario abbia toccato il fondo ed e’ proprio “qui che i titoli stanno iniziando a costruire una base da cui ripartire”, sostiene Douglas Kreps, managing director di Fort Pitt Capital Group. “La situazione potrebbe anche non migliorare, ma probabilmente peggiorera’ ad un ritmo meno sostenuto”, ha detto l’analista, aggiungendo che qualsiasi giorno che passera’ senza notizie deludenti potrebbe aiutare il mercato a rafforzare ulterioremente quella base. “Riuscire a passare una settimana o piu’ senza cattive notizie e’ un segnale positivo”.
Tuttavia i segnali che arrivano dal fronte macroeconomico non sono dei piu’ incoraggianti. L’ultimo aggiornamento sull’attivita’ manifatturiera nell’area di New York e’ risultato peggiore delle attese, mentre la produzione industriale ha registrato una nuova contrazione, accompagnata da un tonfo della capacita’ di utilizzazione degli impianti ai minimi assoluti.
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Tra i singoli settori bene finanziari e farmaceutici, questi ultimi aiutati proprio dai commenti di Bernanke sulla probabile conclusione della recessione alla fine dell’anno. Il benchmark settoriale KBW Bank, che comprende i 24 principali istituti bancari del paese, fa un balzo di oltre 4 punti percentuali. Citigroup e’ in progresso del 38%, Bank of America di quasi il 10%.
Tonico il gruppo finanziario britannico Barclays, che ha annunciato la possibile vendita del business “iShares” e un avvio positivo nell’anno in corso. Si spingono al rialzo anche JP Morgan
e General Electric
dopo i commenti di Credit Suisse e UBS.
Depressi invece i titoli del comparto tecnologico, in particolare Intel, Oracle e Qualcomm. Sotto i riflettori Cisco, dopo che il gigante delle apparecchiature di rete ha annunciato il lancio di una nuova iniziativa volta ad ampliare la presenza nel mercato dei sistemi per computer aziendali. SanDisk, il maggiore produttore di chiavi di memoria usb, scivola di oltre nove punti percentuali dopo il downgrade di Bank of America a “Underperform”.