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WALL ST: DRASTICO TAGLIO FED, IL MERCATO APPLAUDE

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La decisione della Federal Reserve di abbassare il costo del denaro ai minimi storici e l’annuncio relativo all’utilizzo di “tutti gli strumenti disponibili” per ripristinare la crescita economica ha spinto in forte rialzo gli indici azionari, guidati dal comparto bancario. Il Dow Jones ha guadagnato il 4.21% a 8924, l’S&P500 il 5.13% a 913, il Nasdaq e’ avanzato del 5.41% a 1589.

Con un’operazione senza precedenti, la Banca Centrale americana ha abbassato il target sui fed funds in un range compreso tra lo 0.00% e lo 0.25%, a seconda delle necessita’. Il FOMC ha cosi’ sorpreso il mercato che scontava invece una riduzione dei tassi piu’ contenuta, pari a mezzo punto percentuale (allo 0.50% dall’1.00% precedente).

Gli operatori hanno applaudito anche il documento ufficiale che ha accompagnato la decisione, da cui e’ emerso che la Federal Reserve fara’ di tutto, anche attraverso l’utilizzo di misure straordinarie (acquisto di strumenti di debito, MBS e bond di lungo termine – quantitative easying), per risolvere la crisi in atto, rilanciare l’economia e facilitare l’estensione dei prestiti in favore delle famiglie e delle aziende.

L’evento ha funto da catalizzatore sia per il mercato azionario che per quello obbligazionario, mentre a risentirne pesantemente e’ stato il dollaro, indebolitosi drasticamente rispetto alla principali valute. Il Dollar Index, che monitora l’andamento del greenback nei confronti delle 6 valute maggiormente scambiate, e’ scivolato a 81.130 punti dagli 81.630 precendenti l’annuncio della Banca Centrale. L’euro e’ cosi’ schizzato a 1.41 nei confronti del biglietto verde da 1.37 di lunedi’ sera.

La decisione ha avuto importanti risvolti anche sul mercato dei bond. La valutazione dei “benefici potenziali” che potrebbero emergere dall’acquisto dei Treasury di lungo termine, cosi’ come annunciato dalla stessa Fed, ha spinto con forza al ribasso i rendimenti dei titoli governativi con scadenza a 10 e 30 anni. Lo yield sui primi e’ sceso dal 2.52% (antecedente l’annuncio) ad un nuovo minimo di 2.363%, mentre quello sugli altri e’ scivolato dal 2.93% al 2.83%.

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A livello societario a guidare la strada dei rialzi e’ stato il settore finanziario. Lo spider settoriale ha realizzato un rialzo giornaliero del 10%, Citigroup ha guadagnato +11.22%, JP Morgan e’ salita +12.99%, Goldman Sachs e’ avanzata del 14.35% nonostante la brutta trimestrale che ha segnalato la prima perdita fiscale dal 1999, anno di debutto in borsa.

Tra le altre societa’ che hanno riportato i risultati fiscali in giornata si e’ distinto in positivo il gruppo retail dell’elettronica Best Buy, battendo le stime degli analisti sia sugli utili che sui ricavi. Dopo la chiusura delle borse sara’, tra le altre, il gruppo software Adobe Systems a diffondere la trimestrale: le attese sono per un EPS pari a 57 centesimi.

Acquisti anche sulla conglomerata industriale General Electric dopo aver ricevuto nuovi ordinativi per la fornitura di sistemi e servizi elettrici in Iraq per un valore complessivo di $3 miliardi. L’azienda ha anche confermato il pagamento del dividendo di $1.24 per azione per il 2009.

Contrastate le notizie giunte dal fronte macro. I prezzi al dettaglio sono risultati ancora in calo, -1.7% a novembre contro le attese di -1.3%; nuovo tonfo del mercato immobiliare con cantieri edili e licenze di costruzione piombate a nuovi minimi storici.

Sugli altri mercati, in calo il petrolio: i futures con consegna gennaio sono arretrati di $0.91 a $43.60 al barile. In rialzo l’oro: i futures con consegna febbraio sul metallo prezioso hanno guadagnato $6.20 a $842.70 l’oncia.