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WALL ST: DOW JONES FERMO SUGLI 11.000 PUNTI

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Dow Jones a 11.000 punti, Nasdaq oltre la soglia dei 2.100. Wall Street non sembra fare davvero nulla per intraprendere un definito trend di mercato e non manca di sorprendere continuamente gli osservatori con improvvise virate ora al rialzo ora al ribasso.

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La seduta odierna non costituisce un’eccezione.
Dopo un’inizio seduta in negativo appensantiti da pessime notizie giunte dal fronte aziendale e dal timore di una presunta inefficacia della politica espansiva della Fed sui conti delle aziende, Nasdaq e Dow Jones hanno poi virato in positivo.

Le ore che seguiranno saranno decisive nel constatare se il mercato avra’ metabolizzato la pioggia di cattive notizie arrivate dal fronte aziendale di questa mattina.

Christine Callies di Merril Lynch aggiunge che gli investitori, dopo aver comprato in aprile sulla base di una grande speranza, stanno ora aspettando che il taglio dei tassi d’interesse del 2,5% operato dalla Fed dall’inizio dell’anno inizi a produrre benefici tangibili sugli utili aziendali.

A rinfrancare questo timore i dati di oggi sul fronte microeconomico.

La prima cattiva notizia giunge questa mattina dalla nota banca d’affari Goldman Sachs che ha espresso tre downgrading nei confronti societa’ leader nel settore dei semiconduttori quali Applied Micro Circuits (AMCC – Nasdaq), PMC Sierra (PMCS – Nasdaq) e Vitesse Semiconductor (VTSS – Nasdaq).

Non sembra passarsela bene neppure un altro big del settore semiconduttori, Applied Materials (AMAT – Nasdaq) che ha mancato di un centesimo le aspettative degli analisti sugli utili per azione ammonendo il mercato di non rispettare probabilmente le previsioni di profitto per il terzo trimestre dell’anno.

“Profit Warning” anche da parte di Sprint (FON – Nyse) e Sycamore Networks (SCMR – Nasdaq).

In particolare, Sprint ha diminuito le proprie aspettative sugli utili per titolo (EPS) a 28-30 centesimi nel secondo trimestre e a $1,13-$1,18 nell’intero anno.

A incidere, anche il giudizio negativo di Lehman Brothers sulla societa’ israeliana Check Point Software (CHPK – Nasdaq).

Questo insieme di cattive notizie ha fatto passare in secondo piano i buoni dati macroeconomici diffusi nella mattinata.

L’indice dei prezzi al consumo negli Stati Uniti e’ aumentato ad aprile dello 0,3%; lo ha comunicato questa mattina il dipartimento del Lavoro USA.

Il dato e’ inferiore alle previsioni degli analisti a Wall Street. Un sondaggio condotto tra gli economisti dall’agenzia di stampa Dow Jones insieme alla rete televisiva CNBC indicava infatti un incremento dello 0,5%, dopo che in marzo il dato era salito dello 0,1%.

Il numero di nuove abitazioni costruite negli Stati Uniti ha registrato un rialzo dell’1,5% nel mese di aprile. Lo ha comunicato nella mattinata il dipartimento del Commercio Usa.
Il dato si porta cosi’ a una quota stagionale di 1,609 milioni di unita’.

Attesi per oggi dopo la chiusura anche i dati di bilancio relativi ai primi tre mesi dell’anno di Hewlett Packward (HWP – Nyse).

Tra i principali titoli in movimento a Wall Street:

Nel settore telefonia:

La societa’ di telefonia a lunga distanza Sprint (FON – Nyse) nella tarda serata di martedi’ ha ridotto le proprie stime sugli utili relativi al secondo trimestre e all’intero anno 2001. In borsa, sta cedendo quasi il 2%.
(Vedi Utili: Sprint lancia ‘profit warning’ )

Nel settore infrastrutture per I semiconduttori:

Applied Materials (AMAT – Nasdaq)
guadagna piu’ dell’1% dopo aver detto ieri che i risultati del terzo trimestre saranno inferiori alle aspettative.
(Vedi Utili: Applied Materials delude le aspettative )

Nel settore software:

BEA Systems (BEAS – Nasdaq) conquista circa l’8% dopo aver riportato utili triplicati nel primo trimestre.