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WALL ST: DOW JONES AI MASSIMI DI QUATTRO ANNI E MEZZO

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La seduta di borsa di Wall Street si e’ chiusa con gli indici positivi. Ad innescare gli acquisti sono stati gli ultimi aggiornamenti economici e il marcato calo del greggio. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0.62% a 11137 (migliore livello di chiusura da giugno 2001), l’S&P500 lo 0.75% a 1292, il Nasdaq e’ avanzato dello 0.89% a 2283.

Nel mese di gennaio l’indice dei prezzi al consumo
ha registrato un balzo dello 0.7%, spinto dall’aumento delle componenti energetiche, alimentari ed immobiliari. La crescita e’ stata maggiore rispetto alle attese, che erano per un progresso dello 0.5%.

Tuttavia, gli operatori hanno sembrato apprezzare il livello della versione “core”, ovvero del dato privato degli elementi piu’ volatili come il settore alimentare ed energetico, in rialzo dello 0.2%, nella stessa misura prevista dagli analisti.

Dopo il rilascio delle minute del Fomc e in seguito alle dichiarazioni del neo presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, l’inflazione continua a rivestire un fattore di rilevante importanza a Wall Street.

Ulteriori rialzi ai tassi d’interesse sembrano essere necessari per contenere le pressioni inflazionistiche; restano i dubbi sulla lunghezza del ciclo rialzista operato dalla Banca Centrale americana e i timori di un innalzamento del costo del denaro che possa spingersi oltre al livello necessario col rischio di arrecare danni all’economia.

Ad offrire un ulteriore supporto ai mercati e’ stato il brusco ritracciamento del greggio, originato dalle previsioni relative ad un aumento delle scorte di petrolio. Il dato verra’ diffuso in via straordinaria nella giornata di giovedi’ a causa dello stop per la ricorrenza del Presidents’Day.

All’indomani del rally scattato in seguito agli attacchi degli impianti in Nigeria, i futures con scadenza aprile, da oggi quelli di riferimento, hanno archiviato la seduta appena un centesimo sopra i $61 al barile, in calo di $1.73 (-2.8%).

Passando al comparto societario, a livello settoriale le migliori performance sono state registrate dai comparti bancario, Internet, network ed aereo. In riazlo anche il comparto dei chip nonostante la povera performance di Intel, in ribasso di circa il 2.5% dopo aver ricevuto un downgrade a Sell da parte del gruppo finanziario ThinkEquity, emesso in relazione al preoccupante livello delle scorte.

Sotto i riflettori il sito Internet cinese Baidu.com, arrivato a segnare un rialzo di oltre il 20% sulla scia dei risultati finanziari, superiori alle attese degli analisti. In calo il colosso informatico Dell per aver posticipato l’incontro con gli analisti da aprile a settembre. In calo anche l’operatore wireless Sprint Nextel per aver riportato utili trimestrali leggermente inferiori al consensus.

Tra i titoli del Dow Jones si sono distinti in positivo Boeing, Honeywell, Procter & Gamble ed American Express. I maggiori ribassi sono stati realizzati, oltre dal gia’ citato Intel, da Du Pont, Verizon e General Motors.

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Sugli altri mercati, invariato l’oro a quota $556.60 all’oncia. Sul valutario, stabile l’euro rispetto al dollaro. Nel tardo pomeriggio di mercoledi’ a New York, il cambio e’ a quota 1.1906. In calo infine, i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 4.53% dal 4.56% della chiusura di martedi’.