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WALL ST. DEBOLE, DOW JONES GIU’ CON WAL-MART

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A meta’ giornata i principali indici azionari americani continuano a muoversi al ribasso, incapaci di riprendere la strada dei rialzi dopo le deludenti notizie comunicate dal colosso delle vendite al dettaglio Wal-Mart che hanno delineato un brutto momento per i consumi negli Stati Uniti. Gli operatori stanno digerendo anche l’ultimo intervento del presidente eletto Barack Obama che ha ammonito sul fatto che nel caso di una mancata azione veloce e decisa in risposta alla crisi, la recessione in atto potrebbe andare avanti per anni.

A pressare gli indici fin dalle primissime ore della giornata e’ stato l’annuncio del gigante delle vendite al dettaglio Wal-Mart relativo al profit warning per il quarto trimestre 2008, che ha scosso l’intero comparto. Nella giornata di ieri era gia’ giunto un simile allarme da Intel e Time Warner. Wal-Mart ha anche riportato un aumento delle vendite comparate nel mese di dicembre inferiore alle attese, il titolo ne risente inevitabilmente con un ribasso del 7.60%.

Gli occhi degli operatori continuano ad essere puntati anche sul mercato del lavoro: nella giornata di ieri e’ emerso che nel settore privato sono stati eliminati 700 mila posti nel mese di dicembre, mentre domani sara’ rilasciato il piu’ accurato rapporto occupazionale per cui e’ previsto un ulteriore calo, il dodicesimo consecutivo. Nell’ultima settimana le richieste di sussidio da parte dei disoccupati sono diminuite soprendendo gli economisti, tuttavia sono schizzate a nuovi massimi storici le richieste di lunga durata.

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Notizie poco incoraggianti sul fronte occupazione giungono anche dal settore societario. EMC, l’azienda specializzata nella produzione di dispositivi per il salvataggio di dati elettronici, ha annunciato un taglio di 2400 posti di lavoro. Il colosso informatico Dell ha invece predisposto la chiusura del principale impianto di lavorazione in Irlanda in cui sono impiegati 1900 lavoratori. Ieri era stato il colosso dell’alluminio Alcoa ad operare un taglio del proprio staff.

Nel comparto energetico, ancora in calo il petrolio dopo aver riportato la piu’ massiccia perdita (-12%) degli ultimi sette anni nella seduta precedente. Al momento i futures con consegna febbraio segnano un ribasso di $1.34 a $41.29 al barile.

Sugli altri mercati, sul valutario, euro in rialzo nei confronti del dollaro a quota 1.3749. In forte progresso l’oro a $856.60 l’oncia (+$14.90). Avanzano i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 2.47%.

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