I listini azionari americani si avvicinano al traguardo di meta’ seduta contrastati, dopo che i dati macro hanno per lo piu’ deluso gli investitori. I ribassi non dovrebbero tuttavia compromettere la buona prova mensile e trimestrale.
Ad aver messo sotto pressione i listini e’ stata la delusione provata per il Rapporto dell’ADP. Il report arriva due giorni prima di quello chiave del governo sull’occupazione e da cui il mercato si aspetta la creazione di 185 mila posti di lavoro e un tasso di disoccupazione invariato al 9.7%.
Anche i dati sul Chicago PMI di marzo non hanno fatto nulla per risollevare il morale degli operatori. L’attivita’ economica del Midwest si e’ espansa per il sesto mese consecutivo, ma la crescita dell’indice di produzione e’ stata inferiore alle previsioni. Meglio le indicazioni offerte dalla domanda all’industria statunitense. Gli ordini alle fabbriche sono infatti cresciuti per il decimo mese negli ultimi undici, facendo meglio delle previsioni.
Tra le singole prove sul Dow, in calo di circa 10-15 punti, pesano i ribassi di Boeing (-1.2%). In controtendenza le blue chip Intel (+0.65%) e Chevron (+0.9%). Dopo un avvio difficile, il settore finanziario si porta sopra i livelli della vigilia (benchmark XLF +0.3%), mentre gli energetici continuano a fare meglio del mercato e gli industriali peggio (-0.2%).
Si profila dunque una seduta interlocutoria che mettera’ fine ad un trimestre solido per la Borsa statunitense. Gli indici principali dovrebbero riuscire senza problemi a chiudere in rialzo per il secondo mese consecutivo, nonche’ per il quarto trimestre di fila. Il Dow e l’S&P sono inoltre ben impostati per registrare il miglior primo trimestre in dieci anni.
Secondo il manager di PIMCO Bill Gross gli investitori dovrebbero pero’ rivedere al ribasso le loro attese. In un’intervista concessa all’emittente CNBC, il numero uno del fondo maggiore al mondo ha precisato che “invece dell’8-10% in termini di ritorni dall’investimento in asset rischiosi, i trader dovrebbero aspettarsi un 4-6%”.
Dal fronte corporate America le notizie scarseggiano. La componente del Dow Chevron ha vinto una battaglia legale in Ecuador che si protraeva ormai da tre anni. Focus anche su Baker Hughes, che ha concluso un accordo con il Dipartimento di Giustizia che dara’ il via libera al takeover, pianificato da tempo, della rivale BJ Services.
Sul fronte dei ribassi, SAIC scivola in avvio dopo che la societa’ specializzata nei servizi tecnici e soluzioni scientifiche ha avvertito circa un rallentamento del numero di nuovi contratti siglati.
I riflettori sono puntati su Honeywell e Applied Materials dopo che le due societa’ hanno rivisto al rialzo le stime rispettivamente sul primo trimestre e sull’esercizio 2010, citando l’andamento positivo dei propri business. In ambito trimestrali dopo il suono della campanella riporteranno i propri conti fiscali Research in Motion e Micron Technology.
Gli analisti suggeriscono che gli operatori dovrebbero tenere conto del fatto che quella di oggi e’ la seduta conclusiva del trimestre, pertanto non sorprenderebbe vedere alcune operazioni di rotazione del portafoglio. Proprio oggi, poi, e’ la data in cui la Fed mettera’ fine all’acquisto pianificato di $1250 miliardi di MBS.
A livello settoriale le migliori performance sono segnate dai comparti: Thailand-THD +2.7%, Platinum-PGM +1.7%, China-FXI +1.6%, EWL +1.6%, Gold Miners-GDX +1.5%, South Africa-EZA +1.5%, Heating Oil-UHN +1.3%, Emerging Eastern Europe-ESR +1.2% e Chile-ECH +1.2%. Le peggiori: Singapore-EWS -2.0%, Natural Gas-UNG -1.7%, Airlines-FAA -1.0%, Hong Kong-EWH -0.9%, Gold-GLD -0.7% e Australia-EWA -0.7%.
Alle 18:45 (12:45 EDT) circa il volume di scambio e’ di 381 milioni di pezzi al NYSE e 889 milioni al Nasdaq. I titoli in rialzo contro quelli in ribasso sono 1533 a 1367 al Nyse e 1343 a 1190 milioni al Nasdaq. I nuovi massimi contro i nuovi minimi delle ultime 52 settimane sono: 146 a 5 al NYSE e 103 a 20 al Nasdaq.