L’ inaspettato crollo della fiducia dei consumatori a settembre, scesa a 76,8 che è il livello più basso dalla fine delle operazioni militari in Iraq, ha avuto il potere di gelare gli indici di Borsa statunitensi, tutti in forte ribasso ed al di sotto di importanti supporti posti al livello dei 1.800 punti del Nasdaq composite e dei mille punti dello S&P 500. Il fatto che gli americani abbiano sempre meno fiducia non solo sul loro presente ma anche riguardo al futuro, per via sopratutto della grave situazione del mercato del lavoro, ha infatti alimentato nuove incertezze sulle caratteristiche della ripresa economica in atto. Se la ripresa non produce occupati – anzi continua a perdere posti di lavoro – questo si riflette inevitabilmente sui consumi, pesando in prospettiva sull’ economia nel suo complesso e sullo stesso mercato azionario. L’ altro dato in calendario oggi, vale a dire l’ indice dei responsabili per gli acquisti di Chicago, pur confermando che l’ attività industriale è in ripresa, è risultato anche in questo caso al di sotto delle previsioni. Va poi aggiunto che proprio il comparto industriale è il maggiore responsabile dell’ emorragia di posti di lavoro, in quanto da tre anni accumula tagli in serie dell’ occupazione. La Borsa quindi oggi non ha potuto seguire le indicazioni ottimistiche venute dagli analisti relative all’ andamento dei profitti societari nel terzo trimestre, che dovrebbero aumentare del 15,8% contro il precedente +12,7% stimato a luglio. A pesare sull’ andamento del mercato azionario è stato inoltre il crollo di Sun Microsystems, la società che produce server per computer e che ha dovuto rivedere i conti relativi al quarto trimestre fiscale, con la conseguenza di contabilizzare perdite pari a 32 cents per azione, superiori alle previsioni. Il titolo ha perso fino al 17% a 3,19 dollari. Male anche altri big tecnologici, come Cisco Systems, -41 cents, a 19,8 dollari, Dell Computer, -76 cents, a 33,47 dollari, infine Intel (-66 cents, a 27,73 dollari). Negli altri comparti, Safeco perde 72 cents, a 34,02 dollari, in quanto la società prevede di vendere il ramo Vita ed altre attività, oltre ad un taglio del 4,5% all’ organico ed all’ aumento del 23% delle riserve. Ancora fra i titoli tecnologici, in ribasso anche Enterasys Networks, che produce apparecchiature per le reti dei computer, -1,77 dollari, a 3,93. Le vendite relativamente al terzo trimestre in questo caso sono scese del 13%. Nel comparto finanziario, in discesa le quotazioni di Alliance Capital Management Holding, il più importante money manager quotato, che perde 2,34 dollari, a 33,19. La società ha sospeso due impiegati dopo aver accertato un conflitto di interessi in relazione ad alcune operazioni di trading a breve effettuate sui fondi di investimento. In ribasso anche i titoli Freddie Mac, numero 2 nei prestiti immobiliari, che perdono 83 cents, a 51,82 dollari, in quanto il presidente della Sec – l’ organo di vigilanza sulla Borsa – William Donaldson, ha preannunciato oggi possibili interventi in presenza di frodi commesse da questa società. Attorno alle 18.15 ora italiana l’ indice Dow Jones perde l’ 1,2% a 9.268,1 punti, il Nasdaq composite l’ 1,63% a 1.794,74 e lo S&P 500 l’ 1,09% a 995,58.(ANSA).