WALL ST: CISCO E CHIP GETTANO OMBRE SULL’HI-TECH

di Redazione Wall Street Italia
7 Novembre 2002 16:31

Prosegue la performance al ribasso dei mercati americani che, sconfortati dalla cautela del leader mondiale delle infrastrutture per Internet Cisco Systems (CSCO – Nasdaq) sul fatturato del primo trimestre e dal dato sulla produttivita’ del terzo trimestre inferiore alle attese, invertono la rotta dopo quattro sedute di guadagni, terminate con un piccolo rally nel giorno in cui la Fed , sorprendendo quasi tutti, ha ridotto i tassi di 50 punti base, portandoli al livello piu’ basso dal 1961. E se il FOMC ha optato per un taglio aggressivo, la BCE ha oggi deciso di lasciare invariati i tassi al 3,25%, una mossa accolta negativamente dai mercati europei. Contribuiscono al clima nervoso sui mercati Usa anche l’indebolmento del dollaro rispetto all’euro e il balzo in avanti del prezzo del petrolio.

Per quanto riguarda Cisco, che comunque e’ riuscito a battere le stime sugli utili, ha deluso gli investitori l’ammissione da parte del gruppo del fatto che le aziende continuano a spendere meno per le infrastrutture di computer e networking (NWX). Il settore cede quasi il 5%. Le dichiarazioni di Cisco confermano – con rammarico degli investitori – quello scenario di debolezza e di stallo dell’economia che ha portato la Fed ad una riduzione decisamente aggressivo del costo del denaro. Una diminuzione dell’obiettivo sui fed fund dovrebbe incoraggiare le aziende ad aumentare le spese (Vedi al proposito i commenti a caldo degli analisti sulla mossa del FOMC).

Ma a portare pressione sull’hi-tech ci pensano anche i semiconduttori (SOX) dopo che la Semiconductor Industry Association (SIA) ha annunciato che le vendite nel 2002 cresceranno dell’1,8% e non del 3,1% come previsto. Rincara la dose una nota decisamente negativa di JP morgan sulle infrastrutture chip . Nel preborsa in calo il titolo di Intel (INTC – Nasdaq) nonostante UBS Warburg ne abbia alzato il target price a 12 mesi a $21.

Sul Dow Jones pesano fortemente i finanziari (DJ_FIN) e in particolare JP Morgan (JPM – Nyse) che cede oltre il 5% su rumor – smentiti pero’ dal gruppo – secondo cui avrebbe perdite dovute a strumenti derivati per $70 miliardi. Citigroup (C – Nyse) cede oltre il 2%. A pesare sul settore bancario e’ comunque il basso livello dei tassi d’interesse, giunto all’1,25% dopo il taglio del FOMC.

“Il mercato e’ salito cosi’ aggressivamente anticipando la ripresa degli utili e dell’economia – ha dichiarato Owen Burman, portfolio manager per Riggs Investment Management, citato da Bloomberg.com – Ebbene, i profitti ci saranno il prossimo anno e, a quanto pare, la ripresa non sara’ poi cosi’ entusiasmante”.

Da segnalare che sempre la SIA nel suo report ha sottolineato come gli investitori in questo momento siano preoccupati di continuare a bruciare soldi negli investimenti operati. “Un fattore che mette sotto pressione la loro fiducia e’ la mancanza di onesta’ dei broker.”

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IL FRONTE MACRO
Giornata ricca di indicazioni macro quella di oggi.

Oltre alla produttivita’ sono stati comunicati i sussidi di disoccupazione settimanali. Il dato si e’ rivelato milgiore delle attese ma e’ meno buono di quanto si pensi visto che l’indicatore meno volatile della media mobile a quattro settimane ha registrato una crescita di 250 unita’, a quota 402.000.

Annunciate anche scorte di magazzino all’ingrosso relative al mese di settembre e cresciute dello 0,5%, segnando un rialzo per il quarto mese consecutivo.
Alle 20:00 (le 14:00 di New York) sono attese le minute della Fed relative al meeting del 24 setttembre.
Alle 21:00 (le 15:00 ora di New York) e’ previsto il dato sul credito al consumo di settembre.

IL FRONTE SOCIETARIO

Le altre cattive notizie

Costco (COST – Nasdaq): la societa’ di distribuzione ha rivisto al ribasso le previsioni sugli utili del primo strimestre fiscale puntando ul ditto contro il rallentamento delle vendite.
Yahoo! (YHOO – Nasdaq): il rating del colosso Internet e’ stato rivisto al ribasso a ‘hold’ dalla banca d’affari ‘Prudential. L’indice di settore > (GIN) e’ in ribasso di oltre il 4%.
settore archiviazione dati (GHA): la banca d’affari First Albany ha ridotto il giudizio su alcuni titoli del gruppo. L’indice di comparto e’ in ribasso di oltre il 2%.
Veritas (VRTS – Nasdaq): First Albany ha tagliato il rating sulla societa’ di a ‘buy’ sulla base della valutazione. Il settore (GSO) cede oltre il 2,5%.

Risultati senza infamia e senza lode per le vendite comparate di ottobre del colosso della distribuzione e blue chip del Dow Jones Wal-Mart (WMT – Nyse). Il gruppo ha ottenuto un rialzo del 3,7% incontrando le modeste stime che aveva formulato e adesso prevede una performance simile per novembre.
Il settore (IRH) e’ in ribasso trascinato in particolare dalle revisioni al ribasso di Costco.

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