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WALL ST. CHIUDE IN RIALZO NEL GIORNO DELLA FED

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Dopo lo scivolone di ieri, i mercati americani mettono a segno una buona performance. Il Dow Jones si e’ riportato ampiamente sopra la soglia psicologica degli 8.500 punti. Ancora meglio ha fatto il Nasdaq, grazie ai guadagni di semiconduttori (SOX) e networking (NWX).

“Il rialzo odierno e’ stato determinato soprattutto dalle ricoperture e dal superamento di alcune resistenze intraday – dice a Wall Street Italia Cesare De Novellis, senior vice president della banca d’affari Jefferies -. Chi pensava, dopo i forti ribassi della vigilia, di shortare ulteriormente questo mercato, ha dovuto fare marcia indietro vedendo che gli indici non avevano tanta voglia di scendere ancora. Da segnalare che l’S&P 500 ha riconquistato l’importante soglia dei 900 punti. I volumi pero’ rimangono fiacchi e il trading range e’ molto contenuto.

A fine mattinata ha portato un po’ di nervosismo tra gli investitori la notizia che Stephen Friedman potrebbe non accettare la nomina a consigliere economico della Casa Bianca. A livello settoriale, si sono comportati bene i difensivi. Deboli invece i ciclici e le telecomunicazioni.

In generale il clima e’ cauto, in attesa di indicazioni piu’ significative sui fronti macro e societario. Questa settimana qualche spunto potrebbe arrivare dai dati sulle vendite al dettaglio e i sussidi di disoccupazione, in calendario giovedi’. Sul fronte Corporate, l’appuntamento e’ per la prossima settimana, che vedra’ l’inizio della stagione calda degli utili”.

Il Nasdaq ha chiuso a 1.390,72 (+1,72%)
Il Dow Jones a 8.574,26 (+1,19%)
L’S&P 500 a 904,41 (+1,39%)

Scarsa la reazione dei mercati alla decisione – largamente prevista – del FOMC di lasciare l’obiettivo sui Fed Fund all’1,25%, il livello piu’ basso dal luglio 1961. Da segnalare pero’ che secondo alcuni analisti gli investitori si aspettavano dichiarazioni piu’ rassicuranti sulla debolezza economica. Altri esperti hanno sottolineato “l’impressione che la banca centrale cammini nel buio e non sappia ancora come muoversi nel prossimo futuro”.

Ecco il documento ufficiale della banca centrale USA.

Sul fronte politico, diversamente dallo scetticismo mostrato ieri alla nomina di John W. Snow a nuovo ministro del Tesoro, il mercato ha apprezzato la decisione di Bush di mettere Bill Donaldson alla guida della Securities and Exchange Commission, la Consob Americana. Tra i fondatori della banca d’affari Donaldson, Lufkin & Jenrette, il 71enne Donaldson e’ stato presidente della societa’ di fibre ottiche Ciena e del colosso assicurativo Aetna. E’ quindi un uomo dalla provata esperienza sul campo, che secondo gli esperti potrebbe riuscire a ripristinare la fiducia degli investitori nella Corporate America, messa a dura prova dai tanti scandali societari che hanno costellato il 2002.

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