I mercati USA archiviano in negativo l’importante seduta del primo anniversario degli attacchi terroristici contro New York e Washington.
Il Nasdaq ha chiuso a 1.315,44 (-0,35%)
Il Dow Jones a 8.581,17 (-0,25%)
L’S&P 500 a 909,45 (-0,01%)
Dopo aver viaggiato in rialzo fin dalle prime battute della seduta (iniziata alle 17:00 italiane per il Nasdaq e alle 18:00 circa per il Dow), gli indici hanno invertito la rotta negli ultimi minuti di contrattazione, sull’onda della notizia di un tentativo di dirottamento su un aereo dell’American Airlines (AMR – Nyse).
Ma quello su AMR non e’ stato l’unico allarme terroristico della giornata. Questa mattina otto uomini erano stati arrestati a Baltimora, nello Stato del Maryland: tutti con passaporti falsi, erano in possesso di informazioni su varie scuole di volo. Altre indagini sono in corso su un aereo della Northwest Airlines (NWAC – Nasdaq) costretto a un atterraggio di emergenza nell’Arkansas dopo che tre individui si erano chiusi a chiave nel bagno.
A mettere un freno agli acquisti e’ stato anche lo sconfortante scenario delineato dal Beige Book, la relazione della Federal Reserve sullo stato della congiuntura americana, secondo cui l’economia USA ha rallentato notevolmente il passo nelle ultime settimane.
A livello settoriale, da segnalare la buona performance dei semiconduttori (SOX), con Nvidia (NVDA – Nasdaq), Xilinx (XLNX – Nasdaq) e Rambus (RMBS – Nasdaq) che hanno guidato i rialzi. XLNX ha alzato le stime sulle vendite del terzo trimestre. A trainare Rambus e’ stata invece la notizia che l’ente europeo di controllo sui brevetti ha certificato l’originalita’ di alcuni prodotti della societa’.
Tra gli altri titoli, riflettori puntati sulla societa’ di software Adobe Systems (ADBE – Nasdaq), che giovedi’ comunichera’ i risultati trimestrali. Secondo USB Piper Jaffray, ADBE rispettera’ le stime sugli utili ma deludera’ quelle sul fatturato.
Da segnalare che secondo un dirigente di Goldman Sachs gli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001 hanno si’ avuto un impatto molto forte sui mercati e sull’economia statunitense, ma pur sempre inferiore a quello degli scandali contabili delle aziende.
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