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WALL ST. BRUCIA I GUADAGNI E CHIUDE IN FORTE PERDITA

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Seduta nel segno delle vendite a Wall Street. Il Dow Jones ha ceduto lo 0.62% a 13441, l’S&P500 lo 0.97% a 1507; particolarmente sotto pressione il Nasdaq, arretrato dell’1.52% a 2537. Il sorprendente dato giunto dal comparto immobiliare ha dapprima innescato un rally dei listini, poi causato un forte ritracciamento sulle ridotte possibilita’ di un prossimo taglio al costo del denaro da parte della Fed.

A contribuire all’ondata di sell e’ stato anche l’allarme lanciato da Greenspan su una possibile contrazione del comparto azionario cinese con il conseguente scoppio della bolla speculativa del mercato asiatico.

Nel mese di aprile le vendite di case nuove
sono schizzate del 16%, un tasso che non si vedeva dal 1993, spiazzando gli analisti che invece avevano previsto un rialzo molto piu’ contenuto. Il dato ha avuto l’effetto di spingere al rialzo tutti i titoli del comparto, incluso Toll Brothers ([[TOL]]) che aveva comunicato un pesante calo dei profitti nelle ore precedenti. Il dato lascia pensare che il comparto delle case sia finalmente entrato in una fase di stabilizzazione, ma per essere maggiormente sicuri di cio’ sara’ interessante seguire venerdi’ la dinamica della compravendita di immobili esistenti.

Contrastati gli altri dati macro diffusi in giornata. Lo scorso mese gli ordini di beni durevoli sono cresciuti dello 0.6%, leggermente al di sotto delle attese; migliore la lettura del dato che esclude la componente dei trasporti, risultata in crescita dell’1.5%. Nel comparto del lavoro, le nuove richieste per sussidi di disoccupazione sono cresciute per la prima volta nelle ultime sei settimane attestandosi a quota 311 mila.

I mercati hanno pagato l’inatteso balzo del dato immobiliare e l’accelerazione degli investimenti aziendali in quanto antagonisti dell’adozione di una politica monetaria espansiva da parte della Banca Centrale e quindi di un taglio ai fed funds in uno dei prossimi meeting.

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Passando alla cronaca societaria, nel settore dell’auto, in calo del 3% il colosso General Motors ([[GM]]) in seguito all’emissione di obbligazioni convertibili in azioni per un valore di $1.1 miliardi. La societa’ ha anche ricevuto una richiesta formale da parte della SEC per la presentazione di determinati documenti relativi ad operazioni contabili non chiare.

Con riferimento alle trimestrali societarie, sotto i riflettori quelle del comparto retail: Barnes & Noble ([[BKS]]) ha offerto un outlook inferiore alle attese, Bon-Ton Stores ([[BONT]]) ha riportato risultati peggiore delle stime.

Nel comparto farmaceutico, Mylan Labs ([[MYL]]) ha registrato una perdita trimestrale e ricavi inferiori al consensus: il titolo ha perso il 2.3% circa. In forte calo (-16%) la societa’ hi-tech Network Appliance ([[NTAP]])a causa di un profit warning sull’esercizio del trimestre in corso, stesso dicasi per le aziende software CA ([[CA]]) e Synopsys ([[SNPS]]).

Sugli altri mercati in forte calo il petrolio. I futures con consegna luglio hanno ceduto $1.59 (-2.4%) a quota $64.18 al barile, minimo dallo scorso 16 maggio. Sul valutario l’euro ha chiuso in leggera flessione nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di giovedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.3427. Sessione in rosso per l’oro. I futures con scadenza giugno sono arretrati di $9.30 a $653.30 all’oncia. In rialzo, infine, i titoli di Stato Usa. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 4.8570 dal 4.8590% di mercoledi’.

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