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WALL ST.: BORSA IMBALLATA DA PETROLIO E PAURE UTILI

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Gli indici americani hanno chiuso la seduta contrastati. Nonostante il calo del petrolio, solo il Nasdaq e’ riuscito a ritrovare la via dei rialzi. Il Dow Jones ha ceduto lo 0.09% a 10.599, l’S&P500 ha perso lo 0.20% a 1.213, il Nasdaq e’ avanzato dello 0.14% a 2.091.

La situazione sui mercati rimane ancora molto incerta. Wall Street procede quindi debole, accusando l’effervescenza delle quotazioni del greggio, sempre su livelli record, anche se in leggera flessione, e i profit-warning di alcuni grandi gruppi. Il mercato già da qualche giorno mostra preoccupazione per i bilanci del secondo trimestre, che secondo le previsioni dovrebbero mostrare la più bassa crescita degli utili dal secondo trimestre del 2002.

Gli indici non sono in grado di prendere una precisa direzione e gli investitori sono in attesa di alcuni segnali rilevanti che possano fornire ulteriori informazioni sullo stato di salute dell’economia americana. In una giornata priva di appuntamenti economici, l’attenzione degli operatori si e’ focalizzata sull’andamento dei prezzi energetici e sugli sviluppi societari.

Il petrolio resta l’osservato speciale del momento. Dopo i guadagni realizzati nelle scorse giornate, che hanno portato il greggio ad un nuovo record storico oltre i $59 al barile, sul petrolio oggi hanno pesato alcune prese di beneficio. Il contratto future con scadenza luglio ha chiuso la sessione in ribasso di 47 centesimi a quota $58.90. Il contratto con scadenza agosto, che da domani sara’ quello di riferimento, ha ceduto 84 centesimi a $59.04 al barile.

Sul comparto energetico continuano comunque a pesare le preoccupazioni sulla quantita’ di output che, secondo gli esperti, non sara’ in grado di soddisfare la domanda, soprattutto mentre ci inoltriamo nella stagione estiva, periodo dell’anno in cui aumenta il consumo della benzina. Sara’ interessante seguire la reazione del petrolio in seguito alla comunicazione del dato sulle scorte che sara’ comunicato domani alle 16:30 ora italiana. Le attese sono per un calo di 1.9 milioni di barili.

Passando alla cronaca societaria, sono ancora sotto i riflettori le operazioni di fusione e acquisizione, un segnale incoraggiante per le borse. Il colosso cinese di apparecchiature elettroniche Haier e due societa’ private hanno avanzato un’offerta di acquisto per il gruppo retail Maytag. L’operazione dovrebbe aggirarsi intorno a $1.28 miliardi. Il titolo ha chiuso in rialzo di oltre il 6%.

In ambito cinematografico, Amc Entertainment e Loews Cineplex Entertainment hanno deciso di fondersi in un unico gruppo, dando vita ad un colosso statunitense che vanta un network di 450 siti e quasi sei mila schermi presenti negli Stati Uniti e all’estero.

Sempre in ambito di mergers & acquisition, CNOOC, la terza societa’ energetica cinese, sta valutando una proposta di acquisto per Unocal. La societa’ potrebbe offrire $20 miliardi. Nel caso l’affare si dovesse concludere, si tratterebbe dell’acquisizione piu’ dispendiosa mai realizzata da un gruppo cinese oltreoceano.

Nel settore farmaceutico, Clinical Data (CLDA) acquistera’ Genaissance (GNSC) in una transazione azionaria del valore approssimativo di $56 milioni.

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Tra i componenti del Dow Jones, hanno riportato una particolare perdita Exxon Mobil, Boeing (su cui hanno pesato le dichiarazioni degli analisti di Smith Barney secondo cui il titolo iniziara’ una fase di deprezzamento), Alcoa e SBC Communications. Buone le prove di Caterpillar, che beneficia dei commenti positivi di alcuni analisti, Hewlett-Packard, premiata da Soleil Securities con un rating Buy in seguito al nuovo piano di ristrutturazione voluto dal nuovo CEO, e Intel.

Sugli altri mercati, l’euro e’ in leggero recupero sul dollaro. Nel tardo pomeriggio di martedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ $1.2177. In leggero rialzo l’oro. Il future con scadenza agosto e’ avanzato di 50 centesimi a $440.50 all’oncia. In rialzo, infine, i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 4.04% dal 4.10% di lunedi’.