Apertura incerta a Wall Street dopo la nuova ondata di “profit warning” lanciati giovedi’ da EMC Corp (EMC – Nyse), Advanced Micro Devices (AMD – Nyse) e BMC Software (BMCS – Nasdaq).
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“Il recupero negli utili per le societa’ high tech potrebbe essere posticipato al quarto trimestre”, ha dichiarato Klaus Breil di Adig Investment, aggiungendo che alcune nuvole “resteranno all’orizzonte ancora per un po’ di tempo”.
“La direzione del mercato e’ influenzata dai bilanci aziendali e dalle previsioni di queste per il resto dell’anno e l’inizio del 2002”, ha affermato David Rolfe, chief investment officer di Wedgewood Partners Inc.
EMC ha ridotto le stime sugli utili per il secondo trimestre prevedendo un utile per azione di $0,04 – $0,06.
Il produttore di semiconduttori Advanced Micro Devices ha dichiarato che i guadagni nel secondo trimestre saranno inferiori di un quinto rispetto alle previsioni degli analisti, a causa della pressione sui prezzi della concorrente Intel (INTC – Nasdaq) e per il calo nella domanda di microprocessori.
La societa’ si aspetta ora un utile per azione tra $0,03 e $0,05, contro i $0,27 previsti dal consensus degli analisti.
La società prevede un calo del 17% delle vendite, una percentuale maggiore anche rispetto alle previsioni negative della stessa società, che aveva precedentemente stimato il calo al 10%, con perdite per $985 milioni dal $1,19 miliardi ipotizzato nel primo trimestre, peggio delle aspettative degli analisti di $1,08 miliardi.
Sul fronte economico, il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti in giugno si e’ attestato al 4,5%; lo ha comunicato questa mattina il dipartimento del Lavoro americano.
Un sondaggio condotto dall’agenzia di stampa Dow Jones insieme al canale televisivo finanziario CNBC tra gli economisti di Wall Street aveva previsto una crescita del dato al 4,6%.
Nel mese di maggio la disoccupazione aveva registrato un aumento del 4,4%.
La batosta giunge pero’ dal numero dei posti di lavoro persi nel settore non agricolo attestatisi a 114.000 rispetto alle aspettative di 50.000.
Il rapporto sul mercato del lavoro mostra inoltre che in giugno le paghe medie orarie sono aumentate dello 0,3%, senza alcuna variazione rispetto al mese precendente.