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WALL ST: AVVIO IN NETTO CALO, PREOCCUPANO UTILI

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Avvio difficile per l’azionario statunitense, con i principali indici azionari che sono in ribasso di quasi il 2%. A mettere pressione sono le notizie che giungono dal fronte societario dopo che la crisi ha fatto sentire il suo peso anche su Google. Salta all’occhio il profondo rosso di Capital One Financial (-20% circa) dopo il downgrade del rating sul credito di controparte da parte di S&P.

Quanto al colosso Internet, ieri ha annunciato il primo calo di profitti della sua storia, anche se il dato relativo al quarto trimestre (utile per azione pari a $5.10 dollari) e’ risultato lievemente al di sopra delle attese degli analisti. Le vendite si sono invece attestate a $4.2 miliardi a fronte dei $4.13 mld attesi dagli analisti.

Ma a preoccupare gli investitori sono in particolare le previsioni cupe per l’anno in corso. General Electric ha annunciato profitti in contrazione del 44% nel trimestre, dicendo di vedere un 2009 “estremamente difficile”. Male anche AMD e Xerox, che dopo aver registrato utili trimestrali in calo, ritracciano di circa sei punti percentuali. Cede un quinto del suo valore il gruppo Harley Davidson che ha annunciato il taglio di 1.100 posti di lavoro dopo aver chiuso il 2008 con utili e ricavi in calo.

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Non aiutano nemmeno le ingenti perdite registrate in Asia ed Europa, dove si e’ fatta sentire la flessione della crescita economica britannica dell’1.5% nel quarto trimestre dopo la contrazione dei tre mesi precedenti: un altro segnale che la recessione si sta espandendo a macchia d’olio in tutto il mondo.

Gli occhi del mercato continuano a essere puntati sulle trimestrali, ma ad attirare l’attenzione degli investitori potrebbe essere anche un eventuale accordo nel campo farmaceutico tra Pfizer e Wyeth. Le indiscrezioni stampa hanno spinto le Wyeth in rialzo di oltre il 10%, mentre il titolo Pfizer scivola di circa il 3.5%. Agenda scarna di appuntamenti invece sul fronte macro.

Negli ultimi giorni i timori di un aggravarsi della recessione hanno depresso l’azionario, che ha chiuso in rosso tre delle ultime quattro sedute, portando il calo complessivo settimanale dell’indice allargato S&P 500 a -5.1%. Dall’inizio dell’anno il paniere ha perso l’11%.

Gli analisti si attendono un calo del 28% nei profitti nel quarto trimestre dopo aver detto a marzo dell’anno scorso che gli utili sarebbe cresciuti sino al 55%, secondo i dati di Bloomberg.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico, in ribasso le quotazioni del petrolio, depresse dai segnali di una riduzione della domanda. Nelle prime battute i futures con consegna marzo perdono $1.92 a $41.75 al barile. Sul valutario, lieve flessione dell’euro nei confronti del dollaro, con il cambio che si attesta a quota 1.28227. Sale l’oro, bene rifugio per eccellenza, in rialzo di $21.70 a $880.20 l’oncia. Fiacchi i Titoli di Stato Usa, con il rendimento sul Treasury a 10 anni che sale marginalmente al 2.6310%.