Avvio in ribasso a Wall Street, che risente della serie di utili aziendali pubblicati tra martedi’ dopo la chiusura dei mercati, e questa mattina. Deprime il mercato anche il dato sull’inflazione, salita in giugno sopra le stime.
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L’indice dei prezzi al consumo in USA nel mese di giugno ha registrato un incremento dello 0,2%; lo ha comunicato questa mattina il dipartimento del Lavoro USA.
Il ‘core rate’, ovvero l’indice depurato dalle componenti piu’ volatili, quali il settore alimentare e quello energetico, e’ aumentato dello 0,3%.
Un sondaggio condotto dal canale televisivo CNBC insieme all’agenzia di stampa Dow Jones mostra che gli economisti intervistati si attendevano un rialzo dello 0,1% per l’indice e dello 0,2% per il ‘core rate’.
Il numero di nuove abitazioni costruite negli Stati Uniti ha registrato un rialzo del 3% nel mese di giugno.
Un sondaggio condotto dall’agenzia di stampa Dow Jones mostra che gli analisti a Wall Street si attendevano un calo dell’1,4%.
Negativo invece il dato sui permessi edilizi, scesi in giugno del 3,3%.
Gli investitori attendono inoltre il rapporto semestrale sullo stato dell’economia negli Stati Uniti, che il presidente della Federal Reserve, Alan Greenspan, fara’ di fronte al Congresso alle 16 (le 10 a New York).
Apple Computer (AAPL – Nasdaq) e’ in forte ribasso in preborsa dopo aver pubblicato risultati deludenti e aver lanciato un allarme utili per il suo quarto trimestre fiscale.
Intel (INTC – Nyse), il primo produttore al mondo di semiconduttori, ha riportato per il secondo trimestre dell’anno un utile netto di $196 milioni, pari a 3 centesimi per azione.
Lo scorso anno il gruppo aveva registrato un utile netto di $3,14 miliardi, pari a 45 centesimi per azione.
La societa’ ha inoltre fatto sapere che il fatturato per il terzo trimestre dovrebbe scendere e attestarsi tra $6,2 miliardi e $6,8 miliardi. Gli analisti si attendevano per il terzo trimestre vendite per $6,51 miliardi.
EMC (EMC – Nyse), una delle societa’ leader nel settore dell’archiviazione dati, ha registrato per il secondo trimestre dell’anno un utile netto di $108,9 milioni, pari a 5 centesimi per azione, in calo del 75% rispetto ai $429 milioni, o 19 per azione, avuti nello stesso periodo del 2000.
Secondo i dati di First Call/Thomson Financial, gli analisti di Wall Street si attendevano un utile proprio di 5 centesimi per azione.
Il colosso media e Internet AOL Time Warner (AOL – Nyse) ha riportato per il secondo trimestre dell’anno una perdita netta di $734 milioni, pari a 17 centesimi per azione, contro la perdita di $924 milioni, o 22 centesimi per azione registrata nello stesso periodo del 2000.
I risultati potrebbero mettere sotto pressione il colosso americano, creato nel gennaio scorso dalla fusione tra America Online e Time Warner, a raggiungere le stime di bilancio per tutto il 2001, ossia vendite per $40 miliardi e un flusso di cassa di $11 miliardi.
Utili in calo anche per JP Morgan Chase (JPM – Nyse), che ha annunciato per il secondo trimestre utili di $690 milioni, pari a 33 centesimi per azione, un calo del 61% rispetto a $1,76 miliardi, o 89 centesimi per azione, dell’anno scorso.
Per la terza volta in un anno i risultati hanno deluso gli analisti, che prevedevano utili compresi tra 55 e 72 centesimi per azione (consensus First Call/Thomson Financial).
Il gigante delle carte di credito American Express (AXP – Nyse) ha fatto sapere che contabilizzera’ nel secondo trimestre dell’anno un onere straordinario di $826 milioni – dovuto a problemi di ristrutturazione nella divisione financial planning – e tagliera’ dai 4.000 ai 5.000 posti di lavoro.