Avvio di seduta positivo per gli indici americani, spinti al rialzo dai buoni risultati trimestrali di Advanced Micro Devices e Pfizer e dal rimbalzo dei mercati azionari di Tokyo. Il Dow Jones cede lo 0.34% a 10859, l’S&P500 lo 0.39% a 1277, l’indice tecnologico arretra dell’1.29% a 2272.
Dopo il calo delle ultime due sessioni, dovuto al progresso del petrolio, prima, e ai deludenti dati trimestrali di Intel e Yahoo!, poi, sui mercati tornano a prevalere gli acquisti, innescati principalmente dai risultati finanziari positivi e superiori alle attese di Advanced Micro Devices, il secondo produttore di chip al mondo. Negli ultimi trimestri, la societa’ ha assistito ad un notevole incremento della propria quota di mercato proprio ai danni di Intel.
Bene anche il colosso farmaceutico Pfizer, che ha riportato utili per azione di $0.50, 9 centesimi superiori alle stime degli analisti, ed ha anche annunciato un incremento del dividendo trimestrale.
A diffondere il buonumore e’ anche il rimbalzo delle borse europee ed asiatiche. Il Nikkei ha chiuso la seduta di giovedi’ in rialzo del 2.31%, maggiore incremento giornaliero degli ultimi tre mesi. Nella giornata di mercoledi’, gli scambi sui mercati giapponesi erano stati chiusi in anticipo per eccesso di ribasso.
Le ultime trimestrali hanno ridato fiducia agli operatori su un possibile irrobustimento degli utili aziendali. Tuttavia non sono mancate, nell’after hour di ieri, alcune grosse delusioni. Il colosso informatico Apple ha offerto un outlook povero sul prossimo trimestre, cosi’ come il gigante delle aste online eBay.
Passando agli aggiornamento economici, contrastati i dati comunicati prima dell’apertura: bene il mercato del lavoro, in raffreddamento quello delle case. Nella settimana conclusasi il 14 gennaio, le nuove richieste per sussidi di disoccupazione sono scese di 36 mila unita’ al minimo livello di oltre cinque anni (271 mila); le attese erano per un incremento a quota 315 mila.
Nel mese di dicembre, invece, sono risultati in calo dell’8.9% i nuovi cantieri edili, in misura maggiore rispetto a quella stimata dagli economisti; in calo (-4.4%) anche le licenze di costruzione, un’indicatore di attivita’ futura.
Per quanto riguarda il comparto energetico, i contratti futures con scadenza febbraio sul petrolio sono in ribasso di 14 centesimi a quota $65.59 al barile. Sara’ interessante osservarne gli sviluppi subito dopo la comunicazione del dato settimanale sulle scorte. Le attese sono per un incremento di quelle di prodotti distillati e benzina ma per un calo delle riserve di greggio.
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Sugli altri mercati, in ribasso i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ al 4.375%. In progresso l’oro, al momento in rialzo di $8.80 a $553.30 all’oncia. Sul valutario, infine, l’euro viene scambiato a quota 1.2075 contro il dollaro.