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WALL ST APRE IN ROSSO, PESA GRANDE DISTRIBUZIONE

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Le borse USA aprono con segno negativo, con il Dow che segna il trend appesantito dai dati negativi delle vendite in febbraio di tre big della grande distribuzione.

C’e’ attesa tra gli investitori per verificare se i rialzi dei primi tre giorni della settimana siano solamente un rimbalzo tecnico o un segno stabile che i mercati hanno toccato il fondo.

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A pesare sull’indice delle Blue Chip americane i dati negativi di vendita in febbraio di numerosi big della grande distribuzione, tra cui Wal Mart, Federated Department Stores e May Department Stores.

I tre colossi hanno riportato vendite in diminuzione rispetto allo stesso periodo di un anno prima, segno che l’erosione della fiducia dei consumatori continua.

Sul Nasdaq occhi puntati su Yahoo!, dopo che ieri il piu’ grande portale Internet del mondo ha ridotto le stime per il primo trimestre e ha annunciato le dimissioni dell’amministratore delegato, che comunque rimarra’ come presidente del consiglio di amministrazione.

Non si esclude pero’ che il tabellone elettronico riesca ad ignorare queste notizie, come ieri e’ riuscito a fare con i ‘profit warning’ arrivati da JDS Uniphase e Broadcom.

Per tutta la settimana i mercati si sono dimostrati immuni alle riduzioni di stime e ai ‘downgrade’ che hanno interessato numerosi pezzi da 90 del settore high-tech.

Sul fronte macroenomico occhi puntati sul dato sulla disoccupazione in febbraio, che verra’ reso noto venerdi’ mattina dal Dipartimento del Lavoro.

E’ possibile che tale dato sia abbastanza debole da spingere la Federal Reserve a tagliare immediatamente i tassi d’interesse. Infatti c’e’ un precedente che rafforza questa idea.

Nel 1991, nel mezzo dell’ultima recessione, la Fed di Greenspan ha abbassato i tassi d’interesse tre volte di venerdi’ in risposta ai dati sull’occupazione.