Società

WALL ST. APRE DEBOLE, NASDAQ GIU’ CON INTEL

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Avvio di seduta in rosso per gli indici azionari americani. Gli operatori restano cauti in attesa di nuovi risultati societari che possano mostrare un miglioramento delle condizioni economiche negli ultimi mesi. I dati macro contrastati stanno contribuendo all’incertezza degli investitori: se da un lato la dinamica inflazionistica resta sostanzialmente sotto controllo e l’attivita’ manifatturiera e’ in recupero, dall’altro la produzione industriale e’ risultata ancora una volta debole, sotto le stime degli economisti.

A soffrire maggiormente e’ il comparto tecnologico, che risente del ribasso del colosso dei chip Intel, e dei deludenti risultati del gruppo olandese ASML e della societa’ indiana Infosys. Intel si muove in calo di oltre il 4%, dopo aver diffuso la trimestrale nell’after hour di ieri sera. L’azienda ha riportato profitti netti per $647 milioni, in ribasso del 55% rispetto allo scorso anno, ma comunque superiori al consensus. Tuttavia, la mancanza di un chiaro outlook sui ricavi nei prossimi mesi e le deboli prospettive sulle vendite hanno lasciato l’amaro nella bocca degli investitori.

“Il mercato e’ stato protagonista di un buon rally nelle ultime settimane, e gli operatori sembrano non voler ancora mollare. Ma c’e’ bisogno di qualche segnale incoraggiante dal settore societario, occorrono numeri sugli utili che confermino che il peggio e’ alle spalle” commentano alcuni analisti a New York.

A muoversi in controtendenza (+2.3%) e’ il colosso delle aste online eBay che starebbe preparando il debutto in borsa di Skype, societa’ leader nel settore della telefonia su Internet (VoiP).

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Tra le altre news societarie, cede terreno la banca svizzera UBS dopo aver annunciato un nuovo taglio della forza lavoro ed una perdita per $1.8 miliardi nel primo trimestre fiscale.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico rimbalza il greggio. I futures con consegna maggio guadagnano $0.39 a $49.80 al barile. Sul valutario, ritraccia l’euro nei confronti del dollaro a quota 1.3170. Stabile l’oro in area $891. Avanzano i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 2.7730%.