Avvio di settimana negativo per gli indici americani, dopo la pausa di lunedi’ in occasione del Martin Luther King Day. In apertura, il Dow Jones cede lo 0.42% a 10913, l’S&P500 lo 0.39% a 1282, il Nasdaq arretra dello 0.66% a 2301.
A tenere sotto pressione i mercati e’ l’aumento del petrolio, schizzato ben sopra i $65 al barile sugli sviluppi relativi alla situazione politica in Nigera (ottavo produttore mondiale di greggio) e sulle tensioni legate alle ambizioni dell’Iran sul programma nucleare. Entrambe rappresentano aree fondamentali per la produzione di greggio, e una possibile variazione di questa potrebbe influire sulla quantita’ di riserve globali. Al momento i contratti futures con scadenza febbraio sono in progresso di $1.33 a $65.25 al barile.
Gli operatori sono concentrati anche sugli sviluppi societari, mentre ci inoltriamo nel vivo della stagione degli utili. Tra le grosse aziende che in giornata comunicheranno i risultati finanziari si distinguono Intel, IBM e Yahoo!.
La prima dovrebbe comunicare profitti in crescita per l’ultimo trimestre, soprattutto grazie all’aumento delle vendite dei computer portatili; gli investitori sono comunque curiosi di sapere come il colosso dei chip intendera’ procedere in relazione ad un bassa quantita’ di componenti e alla crescente concorrenza guidata da Advanced Micro Devices.
Continua a rimanere sotto i riflettori la battaglia tra Johnson & Johnson e Boston Scientific per il rilevamento di Guidant, societa’ specializzata nella produzione di apparecchiature mediche. Come aveva preannunciato, BSX ha rilanciato la propria offerta a $80 per azione, superando nettamente quella gia’ avanzata da JNJ, di $71 per azione, e gia’ accettata dal board di GDT.
Passando al fronte societario, molto contenute le reazioni ai dati comunicati prima dell’apertura. Nel mese di gennaio, l’indice dell’attivita’ manifatturiera nell’area di New York si e’ rivelato inferiore alle stime, attestandosi ad un livello di 20.1 punti contro un consensus di 22 punti.
Bene, invece, la produzione industriale di dicembre, salita dello 0.6% contro le attese di un +0.5%. In crescita anche la capacita’ di utilizzazione degli impianti, attestatasi all’80.7%, massimo degli ultimi cinque anni.
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Sugli altri mercati, in leggero ribasso i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ al 4.363%. In leggero calo anche l’oro, al momento in flessione di $2.90 a $554.10 all’oncia. Sul valutario, infine, l’euro viene scambiato a quota 1.2068 contro il dollaro.