Apertura in leggero calo per gli indici americani, con gli operatori ancora impegnati nella ricerca di nuovi segnali che possano indicare l’outlook su economia e tassi d’interesse. Il Dow Jones e’ in ribasso dello 0.10% a 10991, l’S&P500 dello 0.07% a 1262, il Nasdaq arretra dello 0.19% a quota 2158. Ad offrire lieve conforto e’ il calo del greggio.
Nella giornata di ieri l’indice industriale e’ scivolato sotto la soglia psicologica degli 11 mila punti, per poi archiviare la seduta appena due punti sopra, segnando la peggiore chiusura dallo scorso marzo. Gli operatori continueranno a mantenere al centro dell’attenzione la politica monetaria: a tal proposito sara’ importante valutare il commento di alcuni esponenti della Fed (oggi sono attesi gli interventi di Olson e Guynn) per le possibili mosse future della Fed sul costo del denaro.
Al centro dell’attenzione anche l’intervento al Senato del Grande Maestro, Alan Greenspan, ex presidente della Federal Reserve. Greenspan ha dichiarato che l’elevato prezzo del greggio non sta dando forti segnali di erosione dell’economia ed ha sottolineato che l’aumento dei prezzi e’ da imputare in gran parte al lavoro svolto dagli speculatori. Ha pero’ lanciato un allarme sul livello della capacita’ di raffinazione degli impianti petroliferi che potrebbe creare seri problemi alla crescita.
Intanto i futures con scadenza luglio sul petrolio sono in ribasso di 62 centesimi a quota $71.88 al barile. Alle 16:30 ora italiana verranno comunicati i dati sulle scorte settimanali. Il focus resta sul livello di riserve di benzina, mentre ci inoltriamo nella stagione estiva, nota per portare sulle strade americane migliaia di automobilisti.
Nel comparto societario, riflettori accesi sul colosso media Internet Yahoo!. La societa’ ha annunciato l’acquisto di una quota pari al 10% del famoso retailer online sudcoreanao Gmarket. Ieri il titolo ha chiuso a quota $30.70, in ribasso di 12 centesimi.
Nel mirino anche il celebre motore di ricerca Google. Grazie ai commenti positivi di alcuni analisti e alla revisione al rialzo delle stime sull’intero anno fiscale il titolo potrebbe spingersi al rialzo nell’arco delle contrattazioni.
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Sul valutario, l’euro e’ in calo rispetto al dollaro a quota $1.2771. L’oro (futures con scadenza agosto) perde $8.70 a $626.00 all’oncia. In calo anche i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 5.034%.