Dopo un avvio di seduta incoraggiante, i listini americani hanno perso forza nelle ultime ore di scambi e a meta’ giornata sono poco sopra la linea di parita’. Il Dow Jones guadagna lo 0.15% a 9829 e il Nasdaq lo 0.14% a 1779.
Anche oggi le pressioni sugli indici azionari Usa sono arrivate dal petrolio, che si e’ spinto ai nuovi record storici di $44.95 al barile. A favorire la nuova impennata del greggio, le conferme sullo stop alla produzione nella regione meridionale dell’Iraq e gli sviluppi della questione Yukos. Il colosso petrolifero russo non potra’ disporre di una linea di credito sulla quale faceva affidamento.
La reazione contenuta degli indici, osservano gli esperti, segnala che per il momento il mercato sembra gia’ riflettere scenari negativi sui prezzi energetici. Ma il basso volume di contrattazioni di oggi e’ un avvertimento che le insidie si nascondono dietro l’angolo.
Nel frattempo cresce l’attesa sul prossimo meeting del Fomc sui tassi d’interesse, in calendario martedi’. Il braccio operativo della Fed, secondo gli analisti, alzera’ il target sui fed funds di 25 punti base, portandolo dall’attuale 1.25% all’1.50%.
Le cifre particolarmente deboli di venerdi’ scorso sul mercato del lavoro hanno pero’ diffuso la sensazione che la Banca Centrale Usa nei prossimi mesi avra’ un atteggiamento meno restrittivo sulla politica monetaria di quanto in precedenza pronosticato.
Dal fronte economico, si sono rivelate maggiori delle attese i dati sulle scorte di magazzino all’ingrosso. Nel mese di giugno l’indicatore e’ salito dell’1.1% contro il +0.6% atteso dal mercato. Si tratta di un segnale negativo, che evidenzia le difficolta’ delle aziende americane a vendere la produzione.
Passando alla cronaca societaria, Smith Barney ha diffuso una nota negativa sul settore brokeraggio. Buona notizie dal comparto retail, con le vendite comparate di luglio migliori delle attese realizzate da McDonalds e Wal-Mart. Per quanto riguarda l’hi-tech, giudizi positivi di una banca d’affari sul gruppo Internet Priceline.com. Vedi decine di azioni segnalate da
WSI nella rubrica Titoli Caldi, una delle 12 sezioni in tempo reale
riservate agli abbonati a INSIDER. Se non sei gia’ abbonato, clicca sul
link INSIDER
Tra i settori in movimento, guadagnano terreno petrolio (OIX), servizi petroliferi (OSX), gas naturale (XNG), biotech (BTK) e chimici (CEX); in rosso compagnie aeree (XAL), oro (GOX) e Internet (GIN).
Sugli altri mercati, sono in ribasso i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ al 4.24% contro il 4.22% della chiusura di venerdi’. Il dollaro viene scambiato a 1.2263 contro l’euro e l’oro guadagna $1.10 centesimi a $400.20 all’oncia.