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WALL ST. ANCORA IN CALO NONOSTANTE LA FED

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Nonostante i numerosi dati macro in calendario, gli indici azionari americani si sono mossi in trading range nella seduta odierna, terminando la sessione poco sotto la linea di parita’. Il Dow Jones ha ceduto lo 0.32% a 9280, il Nasdaq lo 0.09% a 1967, l’S&P500 e’ arretrato dello 0.33% a 994. Segnali in chiaroscuro sono emersi anche dalla riunione della Fed dello scorso agosto: se da un lato la fine della recessione sembra essere piu’ vicina, restano da chiarire la forza e l’efficacia della ripresa, nel contesto di un mercato del lavoro posizionato a rimanere ancora debole.

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Il mese scorso le societa’ americane hanno tagliato un numero di posti di lavoro superiore alle attese nel settore privato, sollevando alcuni timori sul rapporto occupazionale che verra’ rilasciato il prossimo venerdi’ e per cui e’ stimata la perdita di 225 mila posti di lavoro per il mese di agosto.

Contrastati gli altri aggiornamenti economici rilasciati in giornata: gli ordini industriali sono cresciuti, ma in misura inferiore alle stime, meglio invece la produttivita’, cresciuta in misura superiore alle attese portandosi al maggiore tasso degli ultimi sei anni.

“In questo momento siamo di fronte ad una contrapposizione di forze a Wall Street” afferma Michael Kane, CEO di Hedgeable.com. “Molti degli investitori che hanno perso denaro durante la crisi hanno tutto l’intento di risollevare ancora i listini, mentre quelli maggiormente focalizzati sui fondamentali vorrebbero togliere il piede dall’acceleratore”. Diversi analisti sostengono che dopo l’impressionante rally (+50% da marzo), l’azionario sia posizionato per un ritracciamento nei prossimi mesi.

Tra i singoli titoli, all’interno del Dow Jones i maggiori rialzi sono stati realizzati da Coca-Cola, Cisco Systems e American Express. I maggiori ribassi sono a carico invece di Merck, Boeing e JP Morgan. Tra gli altri titoli finanziari, martedi’ presi di mira dai ribassisti, Citigroup ha chiuso con un progresso dello 0.44%, Bank of America ha lasciato sul terreno l‘1.2%, Wells Fargo e’ arretrata -0.53%. Nel comparto assicurativo, AIG ha reagito con una risalita del 5.3% (dopo il tonfo -20% della vigilia), poco mossa MetLife, in progresso dello 0.20%.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico iinvariato il greggio dopo la pubblicazione delle cifre sulle scorte settimanali. I futures con consegna ottobre hanno chiuso a $68.05 al barile. Sul valutario, l’euro si raforza nei confronti del dollaro a quota $1.4275. In forte progresso l’oro: i futures con scadenza dicembre hanno guadagnato $22.00 a $978.50 l’oncia. In rialzo i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.2950% dal 3.3750% di martedi’.