Società

WALL ST: ANCORA CAUTELA, TROPPI I DUBBI SU KATRINA

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*Marco Bonelli, Managing Director di Raymond James, e’ molto conosciuto tra gli investitori istituzionali e i trader italiani. I suoi commenti quotidiani di meta’ seduta sull’andamento della Borsa Usa (comprese le indicazioni di trading operativo e le posizioni rialziste) non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.

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La sessione di oggi si e’ aperta in lettera, a seguito del dato macro sull’indice ISM manifatturiero che ha mostrato un declino del 5.3% da luglio. I maggiori indici hanno poi pero’ invertito tendenza tornando in territorio positivo. Il prezzo del greggio e’ in ribasso di $0.29 a $68.65 al barile.

Al momento, l’indice Dow Jones e’ in rialzo di 5 punti a 10487, Nasdaq sta guadagnando 2 punti a 2154 e l’S&P500 e’ in denaro di 4 punti 1224.
Positive le performances dei settori oro, prodotti agricoli e acciaio.
L’indice VIX si trova al livello di 12.80. L’indice ”advance/decline” sta facendo registrare una lettura di +900. I volumi sul NYSE sono di 754 milioni di titoli scambiati.

Il mercato, dopo essere sceso sia lunedì’ che martedi’ intorno al limite superiore dell’area di supporto compresa tra 10300 e 10200 ed aver poi rimbalzato, si e’ ieri allontanato chiudendo a quota 10481.60. E’ positivo notare che tale inversione di tendenza si e’ verificata in concomitanza con un’espansione dei volumi. Cio’ a cui vorremmo assistere ora e’ la continuazione di questo trend rialzista, sempre accompagnato da volumi in espansione e da forza relativa da parte degli “internals”.

TRADING OPERATIVO:

Questa mattina la nostra posizione su AU si trova in denaro dell’1.7%.

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WSI nella rubrica Titoli Caldi, una delle 10 sezioni in tempo reale
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DA QUI ALLA CHIUSURA:

Domani mattina, saranno pubblicati i dati macro sull’impiego.

POSIZIONI RIALZISTE:

AU (APERTA IL 7/4 A $35.12; ATTUALE $35.10; PERF –0.06%)

BORSA:W. STREET INCERTA, COMPARTO ENERGY TRAINA S&P 500/ANSA

Wall Street procede incerta, accusando il colpo del sopraggiungere di altri dati congiunturali negativi dopo quelli di ieri ma con lo S&P 500 che rimane ben intonato al traino dei rialzi che il comparto energy continua a segnare sulla spinta del caro-petrolio e dell’emergenza creata dall’uragano Katrina che fa temere per i rifornimento delle pompe di benzina.

L’avvio della piazza Usa è stato di tono negativo al traino della conferma di una frenata del settore manifatturiero – dopo la doccia fredda giunta ieri con il crollo dell’indice Pmi Chicago – arrivata oggi dall’Ism manifatturiero, inaspettatamente sceso ad agosto. Inoltre, il dato sulla spesa personale, risultata in aumento a luglio dell’1%, ha però evidenziato anche una discesa a record negativi del risparmio degli americani, stante che i redditi sono risultati leggermente in calo, e contemporaneamente i prezzi, soprattutto quelli della benzina, sono saliti a livelli da capogiro. Ma il caro-petrolio ha anche conseguenze positive, ovvero il pieno di profitti assicurato alle compagnie del settore energetico, in primis quelle raffinerie che non hanno risentito delle devastazioni provocate da Katrina.

Anche oggi Sunoco, la numero uno delle raffinerie nel NordEst degli Usa, è star di giornata con un balzo di 5,25 dollari, a 77,95 dollari. A gonfie vele pure Frontier, società di raffinerie nel Kansas e Wyoming, che avanza di 1,95 dollari, a 38,60 dollari: i due gruppi hanno messo a segno nella settimana un rialzo del 24%. Proprio i guadagni assicurati dalle raffinerie e dalle major petrolifere quali ConocoPhillips (+11% nella settimana) hanno dato sostegno in questi giorni alla Borsa Usa nonostante Katrina e i suoi pesanti contraccolpi: nella settimana lo S&P 500 ha messo a segno un progresso dell’1,8%.

Procede negativo il comparto retail, pur avendo mediamente riportato dati più che soddisfacenti dalle vendite di agosto. Wal-Mart, che ha comunicato vendite in aumento del 3,3% nel mese appena trascorso ma di poco inferiori alle attese degli analisti, cede 2 cents, a 44,94 dollari; Target, che ha messo a segno un balzo delle vendite del 6,2% ad agosto, perde 62 cents, a 53,13 dollari Pesante tonfo per Freddie Mac, la big del comparto dei finanziamenti ipotecari partecipata dal Governo che si sta riprendendo dagli effetti di uno scandalo relativo a bilanci truccati: il gruppo cede 2 dollari, a 58,38 dollari, dopo aver dichiarato un crollo degli utili nel primo semestre del 60%, a 1,64 miliardi di dollari, superiore alle attese degli analisti.

Perde quota anche la sua maggior rivale, Fannie Mae, che cede 1,09 dollari, a 49,95 dollari. Male anche General Motors e Ford in attesa dei dati sulle vendite di agosto: Gm risulta la maglia nera del Dow Jones perdendo il 4,2%, a 32,77 dollari: Ford da parte sua cede 20 cents, a 9,77 dollari.

Sorride invece la farmaceutica Chiron, che risulta la best performer dello S&P 500, con un guadagno del 18%, a 43,13 dollari, dopo che la sua azionista di maggioranza, la svizzera Novartis, ha avanzato un’offerta per acquisirne il controllo totale.

Quando siamo giunti al giro di boa circa di seduta, questa la situazione dei principali indici della Borsa Usa: il Dow Jones segna +0,02% (10.483,91 punti), lo S&P 500 sale dello 0,30% (1.223,96) e il Nasdaq si attesta su -0,04% (2.151,33).